Il battito della realtà

Periferia, verginità e intolleranza: dalle barriere fisiche a quelle metafisiche

Ricerca“. Ce l’eravamo dimenticata, la ricerca. Passare mesi a studiare un ambiente. Vivere i personaggi prima di scriverli. Pedinarli prima di girarli. Capirli senza giudicarli. C’è una linea rossa che unisce Fiore di Giovannesi e Cuori puri di Roberto De Paolis: la ricerca come strumento di lavoro, serbatoio di storie, risorsa di verità.

Hanno dei padri o fratelli maggiori nel cinema contemporaneo, e i secondi forse più significativi dei primi, perché vi è evidente – per affinità ambientali e tematiche – l’appartenenza a un filone preciso del nostro cinema recente, quello che ha ripreso con forza a narrare il disagio di chi “sta sotto”, soprattutto la condizione dei giovani non di buona famiglia, non privilegiati per nascita, e l’ambiente delle periferie, quella romana in questo caso.

Fiore e Cuori puri sono accomunati dal loro rifiuto di dare una visione troppo amara della realtà, dall’ostinazione a cercare se non vie d’uscita almeno solidarietà, dal pudore e dall’amore portato ai personaggi, a quei marginali – milioni e milioni in tutto il mondo, e in numero crescente in Italia – e a quei giovani che più soffrono questa marginalità, con la disperazione di non avere di che e in che sperare.

Come Fiore, anche Cuori puri è una storia d’amore e chiama in campo un settore particolarmente significativo nell’Italia di oggi: quello di chi cerca in qualche modo di non seguire la corrente, i dettami e le illusioni diffusi dal potere.

E Fiore e Cuori puri sono sopra ogni cosa una dichiarazione d’amore davanti alla cui trasparente sincerità lo spettatore non sa (non può e non vuole) resistere.

Opere dure, limpide e disturbanti, belle, sincere e attuali: che lasciano il segno, facendo entrare e capire laddove altri avrebbero appesantito con troppe analisi artificiose. Questi sono i film che riescono veramente a dirci dove siamo e dove stiamo andando, come Paese e in fatto di arte filmica, riflessi autentici di un futuro possibile.

AMELIA (TR)

SALA COMUNALE F. BOCCARINI

P.zza Augusto Vera, 10

Venerdì 22 dicembre – ore 21.00

FIORE

Un film di Claudio Giovannesi

Con Daphne Scoccia, Josciua Algeri, Laura Vasiliu, Aniello Arena, Gessica Giulianelli

durata 110 min. – Italia, Francia 2016

Con un’intervista al regista Claudio Giovannesi diretta da Jeanne Delecroix, Pierre Martinet e Michel Tabet

Carcere minorile. Daphne, detenuta per rapina, si innamora di Josh, anche lui giovane rapinatore. In carcere i maschi e le femmine non si possono incontrare e l’amore è vietato: la relazione di Daphne e Josh vive solo di sguardi da una cella all’altra, brevi conversazioni attraverso le sbarre e lettere clandestine. Il carcere non è più solo privazione della libertà ma diventa anche mancanza d’amore.

FIORE è il racconto del desiderio d’amore di una ragazza adolescente e della forza di un sentimento che infrange ogni legge.

Il film è stato presentato in concorso nella sezione Quinzaine des Réalisateurs al Festival di Cannes 2016 e ha vinto numerosi premi, in Italia e all’estero.

Josh: «Fra un anno ci rivediamo fuori, dov’è che vuoi andare?»

Daphne: «A Ibiza, perché c’è il sole, il mare, le feste…»

Josh: «Allora ci andiamo insieme ad Ibiza, ti va?»

Daphne: «Magari»

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Sabato 23 dicembre – ore 21.00

CUORI PURI

Un film di Roberto De Paolis

Con Selene Caramazza, Simone Liberati, Barbora Bobulova, Stefano Fresi, Edoardo Pesce.

durata 114 minuti – Italia, 2017

Con un’intervista al regista ROBERTO DE PAOLIS

Agnese e Stefano sono molto diversi. Lei, 17 anni, vive sola con una madre dura e devota, frequenta la chiesa e sta per compiere una promessa di castità fino al matrimonio. Lui, 25 anni, è un ragazzo violento e dal passato difficile che lavora come custode in un parcheggio di macchine che confina con un grande campo rom. Quando si incontrano nasce un sentimento vero, fatto di momenti rubati e di reciproco aiuto. Il desiderio l’uno dell’altra cresce sempre di più, fino a quando Agnese, convinta di aver tradito i suoi ideali, prende una decisione estrema nella speranza di poter cancellare il peccato commesso.

“Era da tempo che non compariva sugli schermi un’opera prima così intensa e così carica di un realismo che si fa cinema ad ogni inquadratura”. MyMovies

Il film è stato selezionato per la Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes 2017

E voi siete disposti a rendere sacre le vostre vite?

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Entrata con tessera OV 2017 e sottoscrizione
Graph: Roberta Boccacci