WEIMAR CINEMA

From Caligari to Hitler: German Cinema in the Age of the Masses

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Gioventù, libertà, ironia, curiosità: la Repubblica di Weimar è la Modernità nella sua veste migliore e “l’era” del cinema tedesco per eccellenza, il periodo di gran lunga più eccelso e ricco di questa cinematografia. I film riflettono sempre, in più o meno grande misura, belli o brutti che possano essere da un punto di vista estetico, la situazione politica nazionale: il cinema di Weimar rappresenta fedelmente i turbolenti anni venti. I suoi film avevano tutto! Ma molti aspetti di quell’epoca sono stati dimenticati, o ridotti all’ambito degli specialisti.

Da Caligari a Hitler” è un viaggio avventuroso verso quell’era perduta, un viaggio che dovrebbe intrattenere, commuovere, sorprendere e ricordare a noi tutti una ferita aperta del passato europeo.

Grazie all’analisi di Siegfried Kracauer, un genio della critica culturale, riusciamo ad entrare in un’epoca affascinante in tutte le sue numerose contraddizioni. Partendo appunto da Caligari, il nome del protagonista del film manifesto dell’Espressionismo tedesco, che è un film sulla violenza, la manipolazione e la follia.

E che ci aspetta domani sera, in un evento unico musicato dal vivo dal genio pianista e compositore Arturo Annecchino.

 

Amelia (TR)

Sala comunale F. Boccarini

P.zza Augusto Vera, 10

 

Venerdì 26 maggio – ore 21.00

DA CALIGARI A HITLER

Un film di Rudiger Suchsland

Con Siegfried Kracauer, Fritz Lang, Thomas Elsaesser, Elisabeth Bronfen, Volker Schlöndorff

Documentario, durata 113 min. – Germania 2014 – v.o.sott.it.

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Un’indagine per mettere in chiaro i rapporti tra il cinema e l’involuzione politica tedesca negli anni tra il 1928 e il 1933, quando Hitler divenne Cancelliere del Reich, per dimostrare che i film riflettono sempre, in più o meno grande misura – e belli o brutti che possano essere da un punto di vista estetico -, la situazione politica nazionale. E poiché la situazione politica di un paese è sempre il prodotto di varie situazioni complementari – economica, sociale, morale ecc. – il film vale, di volte in volta, come documento della società nei suoi molteplici aspetti. Caligari è il nome del protagonista del film manifesto dell’Espressionismo tedesco: un film sulla violenza, la manipolazione e la follia.

Presentato alla 71ᵃ Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia

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NOTE

Ingresso con tessera OV 2017 e sottoscrizione

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“Quanta consapevolezza c’era già, nel corpo posseduto/sonnambolico/simbolico di Franz, vittima e allo stesso tempo carnefice delle congetture criminali del dottor Caligari, del destino della Germania, appena uscita da una guerra che l’aveva segnata con il marchio della sconfitta e affannosamente alla ricerca di una propria via alla democrazia? Secondo Siegfried Kracauer nel 1920 si intravvedeva già il volto segaligno e puntuto di Adolf Hitler dietro le macchinazioni perfide di Caligari, mandante occulto di una follia degenerata e collettiva, culmine orgiastico di una incontrollata sbornia di potere.

Come il titolo segnala in maniera fin troppo evidente, Von Caligari zu Hitler (From Caligari to Hitler) prende spunto dal celebre saggio redatto da Kracauer nel 1947 per tracciare le linee percorse dall’industria cinematografica tedesca a cavallo tra la fine del primo conflitto mondiale e l’avvento del nazismo: un’immersione totale in una delle epoche più esaltanti della Settima Arte, miracoloso punto di incontro tra avanguardia, cinema popolare, teoria dell’immagine, analisi sociale e politica. Una fusione di elementi eterogenei forse in parte inconsapevole, ma dalla quale presero l’abbrivio alcune delle poetiche autoriali più destabilizzanti e compiute, come dimostrano in maniera eclatante le carriere di Fritz Lang, Friedrich Wilhelm Murnau, Georg Wilhelm Pabst.”. Fonte: http://quinlan.it/2014/08/30/from-caligari-to-hitler/ 

Graph: Roberta Boccacci

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