The Spirit of India

L’India e la sua arte: un viaggio alla scoperta della musica classica indiana 

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CONCERTO DI MUSICA CLASSICA INDIANA

GIORNATA INTERNAZIONALE DELLO YOGA  E DELLA MUSICA 2016

In vista del 21 giugno, quando si celebrerà il solstizio d’estate in occasione della Giornata Mondiale dello Yoga e della Musica, Oltre il Visibile è felice di ospitare un concerto di sarod e tabla eseguito da Apratim Majumdar e Amit Chatterjee

 Domenica 19 giugno 2016 – con inizio ore 19.00

ad Amelia c/o la Sala dello Zodiaco di Palazzo Petrignani

(Via del Duomo, 3)

 Presentazione e traduzione a cura di Dominique Smersu, Dottoressa in Psicologia e Insegnante di Iyengar Yoga

Ecco alcuni estratti del concerto (Montaggio: Martina Paolucci)

La musica classica indiana è un mondo da scoprire: affascinante quanto complesso, imprevedibile quanto calcolato.

Attraverso i coinvolgenti ritmi delle tabla, strumento a percussione per eccellenza della musica classica indiana, e la calda introspezione del sarod, ci inoltreremo in quel fitto magma di implicazioni spirituali profonde, di cui la musica indiana è intrisa.

Chi si avvicina alla musica indiana incontra una cultura artistica ricca, articolata e particolarmente sofisticata, in cui il fare musica è inteso come un processo creativo che ha un preciso impatto sull’esistenza.

L’arte conduce alla trascendenza attraverso l’esperienza estetica e il musicista diventa così il tramite tra il mondo terreno e quello celeste.

 

SAROD

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Il sarod è uno strumento cordofono pizzicato che predomina nella musica tradizionale indiana soprattutto nel Nord del continente. Simile al liuto, il sarod è dotato di un manico corto con una tastiera metallica triangolare e di una cassa armonica di piccole dimensioni. Le corde sono 25 e sono divise tra corde melodiche e corde di bordone utilizzate per l’accompagnamento.

Questo stimato strumento è profondamente amato per il suo suono caldo, potente e introspettivo. Le corde di bordone arricchiscono il suono di una qualità riverberante e di una moltitudine di risonanze.

Il sarod è molto difficile da suonare perché la tastiera è sprovvista di tasti permettendo così al musicista di spaziare tra le varie note, tecnica chiamata Meend.

Apratim Majumdar suona il sarod dalla sua più tenera età. La sua formazione segue la tradizione stilistica di Senia Maihar Gharana.  È stato allievo dei più grandi maestri come Rabin Ghosh, discepolo di Ustad Alauddin Khan e Shri Partho Sarothy, discepolo di Ustad Dhyanesh Khan e Bharatratna Pt. Ravi Shankar. Profondamente ancorato nelle radici del raga questo musicista trasporta l’ascoltatore in paesaggi sonori di una estrema bellezza. Le sue improvvisazioni sbocciano in virtuosismi accattivanti e le sue frasi melodiche creano un’atmosfera di natura profondamente meditativa.

 TABLA

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La tabla è sicuramente lo strumento indiano più conosciuto nel mondo. È composta da due percussioni abbinate insieme per essere suonate contemporaneamente in modo da offrire due tipi di suoni molto diversi: uno dalla timbrica alta e legnosa, l’altra dal suono basso, più cavernoso. Le pelli di questo strumento poggiano su dei contenitori simili a dei vasi. Il pezzo che si suona con la mano sinistra “bhayan” (suono alto) è realizzato in legno a differenza della seconda che si suona con la mano destra “dhayan” (suono basso) realizzata in metallo o in coccio.

Amit Chatterjee debutta la tabla all’età di cinque anni sotto le guide dei più grandi maestri come Pandit Sankha Chatterjee. Il suo stile è oggi travolgente e unico fondendo le ricche e complesse sottigliezze di varie scuole come quelle di Farukhabad e della Punjab Gharana.

Amit Chatterjee ha ricevuto vari prestigiosi premi e si è esibito con i più famosi maestri contemporanei come Late Ustad Allarakha Khan, Late Ustad Vilayat Khan, Pandit Chinmoy Lahiri, Late Ustad Munawar Ali Khan, Late Pandit V.G.Jog, Late Pandit Kishen Maharaj e con la legenda vivente della tabla, Ustad Zakir Hussain.

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NOTE

Ingresso con tessera OV 2016 e sottoscrizione

Graph a cura di Roberta Boccacci

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