Suoni e visioni, cinema, libri e arte varia
Weekend corto ma molto variegato, composto da:
→ il bellissimo, struggente e tragico capolavoro Amy (Gran Bretagna, 2015): la musica, i tormenti esistenziali e la tragica scomparsa della maledetta pop star d’Inghilterra, la tenera e fragile Amy Winehouse;
→ la presentazione del romanzo “I gatti negli armadi” di Oreste Brondo (0111 Edizioni) e l’incanto della visione de “O Menino e o Mundo” (Brasile 2013), scritto, animato, montato e diretto dal brasiliano Alè Abreu e primo film d’animazione distribuito dalla Cineteca di Bologna. Il film, vincitore di numerosi premi internazionali, ha ricevuto la candidatura all’Oscar al miglior film d’animazione nell’ambito dei Premi Oscar 2016.
Amelia (TR)
Sala comunale F. Boccarini
P.zza Augusto Vera, 10
Sabato 20 febbraio – ore 21.00
AMY – THE GIRL BEHIND THE NAME
Un film di Asif Kapadia
Con Amy Winehouse, Yasiin Bey, Mark Ronson, Tony Bennett, Pete Doherty
Documentario, durata 90 min. – Gran Bretagna 2015 – v.o.sott.it.
C’era una volta Amy Winehouse, star della musica, jazz singer del calibro di Ella Fitzgerald e Billie Holiday, morta di arresto cardiaco a 27 anni, nella sua casa di Londra, provata nel corpo minuto dall’eccesso di alcol e droga, forse proprio mentre ne stava venendo fuori. E c’era una volta Amy, prima del cognome, prima del successo, prima del dimagrimento eccessivo, della vertigine romantica e della perdita di sé.
“Sarà anche impietoso, ma il ritratto che esce da Amy è quello di una piccola grande donna, con un dono unico, a cui la vita avrebbe insegnato a vivere, per dirla con Tony Bennet, se solo il suo fisico gliene avesse lasciato il tempo”. Marianna Cappi, MyMovies
“Non voglio essere una star. Sono solo una ragazza che canta.” Amy Winehouse
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Domenica 21 febbraio – ore 16.30
Presentazione del libro di Oreste Brondo
I GATTI NEGLI ARMADI
0111 Edizioni – 2015
Presentazione a cura di Roberta Passoni, insegnante
Letture a cura di Ester Ceccaroli e Bianca Porrazzini
Interventi musicali di Fabrizio Porrazzini – chitarra
L’evento è curato da Lucio Mattioli
“Sognare è quanto di più concreto si possa fare per rendere migliore il mondo” (Oreste Brondo)
Il Cavalier Baggiani è il datore di lavoro della maggior parte degli abitanti di Bagnamare ed è anche proprietario della maggior parte delle abitazioni, sicché i bagnamaresi sono in buona parte allo stesso tempo suoi dipendenti e suoi affittuari. Un giorno il cavaliere aumenta gli affitti del 30%. Per molte delle famiglie si profila la rovina. A partire da questo evento ha inizio una ribellione pacifica ma inesorabile, che comincia con una serie di visite misteriose da parte di gatti dotati di parola che convincono gli inquilini a lasciare gli appartamenti. Intere famiglie si trasferiscono con il loro armadio nell’isola ecologica dove nasce un villaggio dalle strane regole, la cui vita sembra guidata dal buon senso, ma anche da qualcosa di magico.
[Oreste Brondo è nato a Palermo nel 1964, è insegnante della scuola primaria, appassionato di letteratura e di scienze. Lavora per una rivista pedagogica (Cooperazione Educativa) edita dalla Erickson ed è curatore di pubblicazioni di didattica della scienza e della matematica per la Spaggiari (Quaderni del MCE). Ha pubblicato per la Spaggiari un testo di didattica della scienza dal titolo “I figli di Archimede”, diversi testi di matematica e scienze per le scuole medie e primarie e due libri di narrativa per ragazzi editi dalla Ardea (“Un topo in casa” e “La fabbrica della fantasia”)].
A seguire, ore 17.30 ca:
IL BAMBINO CHE SCOPRÌ IL MONDO
Un film di Alê Abreu
Sceneggiatura e montaggio: Alê Abreu. Musica: Ruben Feffer, Gustavo Kurlat. Produzione: Tita Tessler e Fernanda Carvalho per Filme de Papel (Brasile).
Animazione, Brasile 2013 – durata 79 minuti
Un bambino vive con i suoi genitori in campagna e passa le giornate in compagnia di ciò che gli offre la natura che lo circonda: pesci, alberi, uccelli e nuvole, tutto diventa pretesto per un gioco e una risata, briglie sciolte alla fantasia. Ma un giorno il padre parte per la città in cerca di lavoro. E il bambino, a cui il genitore ha lasciato nel cuore la melodia indimenticabile che gli suonava sempre, mette in valigia una foto della sua famiglia e decide di seguirne le tracce. Si troverà in un mondo a lui completamente ignoto, fatto di campi di cotone a perdita d’occhio, fabbriche cupe, porti immensi e città sovraffollate. Affronterà imprevisti e pericoli per terra e per mare, crescerà, ma qualcosa di quel bambino che si tuffava in mezzo alle nuvole in lui rimarrà sempre.
“Non ho cercato di disegnare per forza come i bambini, quello che volevo trovare era la stessa libertà che sperimentano i bambini quando disegnano.” (Alê Abreu)
Ne Il bambino che scoprì il mondo, vincitore di numerosi premi internazionali, Alê Abreu mescola colori e tecniche: pastelli a olio, matite colorate, collage da giornali e riviste. Il regista ha disegnato tutti gli sfondi e si è occupato personalmente di tutte le animazioni che hanno comunque richiesto l’impegno di decine di animatori e cinque anni di lavoro. È il primo film d’animazione distribuito dalla Cineteca di Bologna.
Ogni singolo fotogramma viene innervato conservando un sentimento di adesione ai più profondi sentimenti dell’essere umano. (Giancarlo Zappoli, MyMovies)
NOTE
Ingresso con tessera OV 2016 e sottoscrizione
Graph. by Roberta Boccacci