Oltre il Visibile, Comitato Soci Coop Amelia e Sport e Salute presentano:
Rassegna
GIOVANI, AMBIENTE E LEGALITÀ
AMELIA (TR) – SPAZIO CIVICO – SALA AGORÀ
(Via della Repubblica, 114 – Via Farrattini, 81)
Domenica 10 marzo – ore 18.30
NON MORIRÒ DI FAME
Regia di Umberto Spinazzola
Italia, 2023, 100’
La storia è ambientata a Torino dove il protagonista Pier, un ex chef stellato, vive ai margini della società a causa di un passato oscuro.
Pier, recupererà il suo amore per la cucina, attraverso un viaggio nel recupero alimentare, elaborando ricette con ingredienti ri-utilizzati e salvati dallo spreco.
Il suo talento si rivelerà necessario per consolidare il rapporto difficile con la figlia e iniziare un nuovo percorso di vita.
“È vero, il tema degli sprechi alimentari viene sempre più spesso affrontato, a livello mediatico, ma il cibo continua a essere buttato via e quindi non bisogna abbassare la guardia: 7 spettatori su 10, dopo aver visto il mio film, hanno infatti dichiarato che ora ci pensano su, prima di gettare un alimento nella spazzatura. Del resto, ben il 70% dell’intero spreco alimentare con cui, in Europa, si potrebbero nutrire 3 miliardi di persone, è generato dal consumo domestico e da quello fuori casa, non dalle industrie”. Umberto Spinazzola
Il punto di vista del grande, amatissimo Jerzy Stuhr
“Vi erano almeno un paio di cose importanti in questo personaggio. Intanto mi piacerebbe nella vita essere libero da tutto, rassegnato magari a occuparmi solo del cibo, e non della vita. Per me vi è una grande speranza in tale personaggio. In questo ruolo mi sono sentito veramente liberato da tutto, dalla necessità di farmi la barba, dalle pressioni dell’ambiente, eccetera eccetera. Solo non avere fame: questa, l’ultima cosa. Bellissimo! Non sono mai così, nella mia vita reale, però nella mia immaginazione questo ruolo ha fatto sì che tutto ciò si realizzasse: a partire dal non dovermi fare la barba! E così sono rassegnato, ma allegro. Era bello!
Ricordo che noi abbiamo girato a Torino, in pieno centro. I nostri mezzi non potevano entrare nelle strette stradine torinesi, allora la produzione ci ha regalato nelle pause la possibilità di fare sosta in qualche bar, in qualche caffè. E io interpretavo un clochard, per cui vedendomi lì arrivavano i camerieri per dirmi: «Va via, va via per cortesia!». E io allora: «No, io sono attore del film». Ma loro: «No, va via! Va via!» Era bellissimo. Finalmente libero da tutto, con questi camerieri che mi cacciavano dal loro caffè, vedendomi con una barba lunga così.
Bello, molto bello, anche questa idea di trovare il cibo. Quando quei prodotti vengono portati fuori dai supermercati, era per me affascinante vedere per la prima volta in vita mia quanto cibo viene sprecato. Bel lavoro sul set, sì, ma anche difficile, strano, essendo le riprese di notte a Torino in pieno inverno. Eh, difficilissimo!”
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NOTE
Entrata gratuita (con tessera Oltre il Visibile 2024 ad offerta libera e consapevole)