Randagi nostalgici reietti
l’animazione e la stop-motion di Wes Anderson
È un Wes Anderson all’ennesima potenza quello che ci attende in questa due giorni di animazione fiabesca e delizia per gli occhi … Il set è più piccolo, ma bisogna avere molta manualità e tanta pazienza per «far recitare pezzi di metallo, gomma e silicone» …
Dopo aver raggiunto il successo con film del calibro de I Tenenbaum e Le avventure acquatiche di Steve Zissou, Wes Anderson decide di provare nuove strade e nel 2009 esce al cinema Fantastic Mr. Fox, il suo primo film d’animazione realizzato con la tecnica della stop-motion. Nel 2015 annuncia di voler girare un nuovo film di questo tipo che racconti la storia di un gruppo di cani. Nel 2018 esce allora L’isola dei cani.
La stop-motion si rivela essere decisamente adeguata allo stile di messa in scena sviluppato da Anderson nei suoi film. Il regista riesce a costruire delle inquadrature sublimi e degli ambienti pieni di dettagli. Basta dare uno sguardo ai paesaggi realizzati per L’isola dei cani per capire come la stop-motion permetta davvero ad Anderson di liberare la sua vena artistica.
I movimenti di macchina sono decisamente arditi per dei film d’animazione: il regista si prende persino il lusso di realizzare numerosi piani sequenza o lunghissime carrellate laterali (come nella bellissima scena iniziale di Fantastic Mr. Fox) che permettono di esplorare al massimo l’ambiente costruito. Non mancano infine i primi piani e gli sguardi in camera che, sempre presenti nel cinema di Anderson, acquistano in questi film un’ulteriore forza, giocando sull’effetto “pupazzoso” dei personaggi e sui loro sguardi spesso allucinati e divertenti, ma altre volte davvero pieni di vita.
L’animazione per Anderson allora è un’apoteosi filmica, di possibilità immaginative e di controllo totale della materia creativa. Non a caso Fantastic Mr. Fox, lungi dall’essere un vezzo isolato nella sua carriera, segna uno spartiacque, un’ulteriore definizione vivida, energica, geometrica degli elementi interni al quadro. E a quanto pare è stato un terreno di sperimentazione subito fertile, dal momento che l’idea per il suo secondo film d’animazione è nata proprio durante la lavorazione della sua prima opera in stop-motion.
Se Fantastic Mr Fox era un’irresistibile sarabanda tratta da Roald Dahl, il nuovo film d’animazione di Wes Anderson è un soggetto originale dall’evidente ambizione di metafora politica. Si può dire che la pellicola in sé sia un omaggio: all’uomo, al suo più fedele compagno, al Giappone e al cinema.
In conclusione, se la scelta della stop motion è di per sé azzeccata poiché riporta il cinema d’animazione al piacere artigianale degli albori della settima arte (e poi che meraviglia di colori e particolari!), essa è anche motivata da una precisa scelta tematica.
Un variegato insieme di nevrosi e “umanità” che non ha nulla da invidiare al mondo reale. E forse è proprio questo che vuole dirci Anderson: nonostante migliaia di anni di evoluzione, non siamo più complicati di una volpe e della sua scombussolata famiglia!
IL PROGRAMMA
Amelia (TR)
Sala comunale F. Boccarini
P.zza Augusto Vera, 10
Venerdì 5 ottobre – ore 21.00
Fantastic Mr. Fox
Regia di Wes Anderson
Con George Clooney, Meryl Streep, Jason Schwartzman, Bill Murray, Wallace Wolodarsky.
Animazione – USA, Gran Bretagna, 2009, durata 88 min. – v.o.sott.it.
Dai romanzi per ragazzi di Roald Dahl. Il Signore e la Signora Fox conducono un’idilliaca vita famigliare sottoterra. Ma, dopo tanti anni, questa esistenza bucolica si dimostra eccessiva per l’istinto selvaggio del Signor Fox: insieme a tutta la comunità animale decide così di combattere contro i contadini cattivi a difesa della famiglia e degli amici.
Il film ha ottenuto 2 candidature a Premi Oscar, 1 candidatura a Golden Globes e 2 candidature a BAFTA.
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Sabato 6 ottobre – ore 21.00
L’Isola dei Cani
Regia di Wes Anderson
Con Bryan Cranston, Scarlett Johansson, Tilda Swinton, Greta Gerwig, Bill Murray.
Animazione – USA, 2018, durata 101 min. – v.o.sott.it.
Giappone, 2037. Il dodicenne Atari Kobayashi va alla ricerca del suo amato cane dopo che, per un decreto esecutivo a causa di un’influenza canina, tutti i cani di Megasaki City vengono mandati in esilio in una vasta discarica chiamata Trash Island. Atari parte da solo nel suo Junior-Turbo Prop e vola attraverso il fiume alla ricerca del suo cane da guardia, Spots. Lì, con l’aiuto di un branco di nuovi amici a quattro zampe, inizia un percorso finalizzato alla loro liberazione.
L’isola dei cani è stato selezionato come film d’apertura della 68ª edizione del Festival di Berlino, dove ha vinto l’Orso d’argento. South by Southwest 2018: Premio del Pubblico.
Wes Anderson, film dopo film, sta affinando una caratteristica del tutto peculiare che lo colloca ormai, a buon diritto, tra i Maestri del cinema contemporaneo. MyMovies
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NOTE