Riflessi di vite altrui da un finestrino: viaggiando in treno tra cinema e letteratura
Il treno è storie, ma anche geografie. (liberamente sottratto ad A. Bergonzoni)
Nel moto da luogo a luogo, il treno sfiora vite e paesaggi diventando simbolo e desiderio di viaggio…
Il treno, il luogo perfetto in cui ambientare una storia. Zona liminare, il treno non appartiene a nessun luogo eppure si trova ovunque, fermando il tempo in un unico momento di attesa che può durare anche ore in una monotonia quotidiana fatta di orari, sguardi, incontri fugaci …
Soprattutto il treno è un grande specchio della società, dal momento che nella sua corsa raccoglie un campione perfetto dell’umanità, che si trova per un breve periodo di tempo a condividere il medesimo spazio.
Nella storia del cinema (già dal 1895 per merito dei fratelli Lumière) la figura del treno ha assunto molteplici dimensioni: è stato testimone di innumerevoli fughe da parte di eroi più o meno positivi, teatro di complotti e omicidi, “salotto” per racconti a volte surreali, protagonista malcapitato di qualche incidente o, più semplicemente, specchio fedele di quella che vuole essere la sua più naturale mansione, ovvero trasportare persone o merci da un luogo ad un altro.
Sarà un caso, ma i cinquanta secondi di L’Arrivée d’un train en gare de La Ciotat (L’arrivo di un treno nella stazione di La Ciotat, 1895), di Louis Lumière, sanciscono definitivamente la nascita del cinematografo come mezzo capace di emozionare colui che vi assiste: l’impatto originale, infatti, è tale da costringere il pubblico della prima proiezione a nascondersi sotto le sedie, convinto che il treno, alla fine, sarebbe arrivato in sala.
E così il treno ha accompagnato il cinema in un viaggio lungo oltre un secolo. Le locomotive, con il loro sbuffo, hanno spaventato gli spettatori; sulle carrozze sono nati “amori da grande schermo”; le cuccette e i ristoranti hanno visto consumarsi delitti; le stazioni sono state luogo di incontri e separazioni..
Quindi acquistate il biglietto e accomodatevi nella vostra carrozza .. ciak si parte!
Amelia (TR)
Sala comunale F. Boccarini
P.zza Augusto Vera, 10
Rassegna Parte II
Venerdì 28 settembre – ore 21.00
ASSASSINIO SULL’ORIENT EXPRESS
Regia di Sidney Lumet
Con Sean Connery, Jacqueline Bisset, Lauren Bacall, Anthony Perkins, Albert Finney
Gran Bretagna, 1974, durata 127 min. – v.o.sott.it.
Presentazione a cura di Attilio Faroppa Audrino, scrittore
Un nuovo e intricato caso impegna l’investigatore Hercule Poirot: sul prestigioso e leggendario convoglio Parigi-Istanbul, frequentato da una serie di personaggi quanto mai svariati e compositi, si scopre un cadavere. E sono davvero in molti ad avere dei buoni motivi per rallegrarsene, il che non aiuta certo il puntiglioso segugio belga a far luce sulla vicenda…
Oscar 1974 a Ingrid Bergman come Miglior attrice non protagonista. Altre Nominations: Miglior attore protagonista, Fotografia, Costumi, Colonna sonora e Sceneggiatura non originale
Io sono una persona ricca, e tutte le persone ricche hanno dei nemici… Se li creano. Mr. Ratchet (Richard Vidmark) e Hercule Poirot (Albert Finney)
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Sabato 29 settembre – ore 21.00
In prima visione
L’UOMO SUL TRENO – THE COMMUTER
Regia di Jaume Collet-Serra
Con Liam Neeson, Vera Farmiga, Patrick Wilson, Sam Neill, Elizabeth McGovern, Jonathan Banks
USA, 2018, durata 104 min. – v.o.sott.it.
Michael MacCauley è un pendolare che da circa vent’anni, tutti giorni feriali, si reca a New York, finché non perde il lavoro presso una importante compagnia di assicurazioni. Prima era un agente di polizia e ha ancora amici nel dipartimento, tanto che confessa la sua disgrazia all’ex partner e aspetta invece di tornare a casa per dirlo alla moglie. Sul treno del ritorno incontra però una donna misteriosa che gli offre centomila dollari in cambio della sua collaborazione: vuole che trovi una persona di cui sa solo che non si tratta di un passeggero abituale.
“L’Uomo sul Treno – The Commuter segna la quarta collaborazione tra il regista Jaume Collet – Serra e l’attore Liam Neeson. Un thriller teso e adrenalinico, che manifesta diverse influenze di stile, basato su un faustiano conflitto etico”. https://www.cinematographe.it/
“L’uomo sul treno – The Commuter pone una domanda al pubblico: se qualcuno ti chiedesse di fare qualcosa di apparentemente insignificante, ma di esito incerto, in cambio di un considerevole compenso economico, lo faresti? – dice il regista -. Questa è la scelta filosofica che il nostro personaggio principale, un uomo di sessant’anni che è stato appena licenziato, non ha risparmi ed è indebitato fino al collo, si trova ad affrontare. Sta pensando solo a se stesso o sta prendendo in considerazione le possibili conseguenze morali di quello che gli viene richiesto? Questa è la domanda che vogliamo si faccia il pubblico”.
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Domenica 30 settembre – ore 18.00
STATION AGENT
Regia di Thomas McCarthy
Con Peter Dinklage, Bobby Cannavale, Raven Goodwin, Patricia Clarkson, Michelle Williams
USA 2003, durata 88 min. – v.o.sott.it.
Il film è privo di distribuzione in Italia
Nella campagna del New Jersey, tre anime solitarie si incontrano nei pressi del deposito treni di una stazione abbandonata. Si tratta di Finbar McBride, un giocattolaio nano che dopo la morte del suo migliore amico è andato a vivere in un casolare nei pressi del deposito, di Olivia, un’artista quarantenne che soffre per la fine del suo matrimonio, e di Joe, un venditore cubano di hot-dog.
Opera prima sulla diversità tra grottesco e ironia firmata da Tom McCarthy. Protagonista il “grandissimo” nano Peter Dinklage.
Premio del pubblico e premio speciale della giuria per l’interpretazione di Patricia Clarkson al Sundance Film Festival e Premio della giuria al Festival di San Sebastián.
“Per guardare l’altra America, la faccia più defilata degli Stati Uniti dal punto di vista paesaggistico, antropologico, sociale (e si potrebbero aggiungere altre opzioni) il cinema indipendente resta, pur con i suoi manierismi, con le sue perplesse visioni, con il suo antiglamour programmatico, con i suoi cliché narratologici, la bussola, l’obiettivo fotografico migliore”. Enrico Magrelli, Film TV 2005
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NOTE
Ingresso con tessera OV 2018 e sottoscrizione
Graph Roberta Boccacci
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Rassegna Parte I
AMELIA (TR)
BIBLIOTECA COMUNALE LUCIANO LAMA
SALA CONTI PALADINI
Largo Caduti delle Stragi di Nassiriya e Kabul, 1
Venerdì 22 giugno – ore 20.30
Presentazione del libro
OLTRE LE LINEA GIALLA
di Roberta Boccacci
Cesvol ed. 2018 – Collana Gocce
Libro vincitore del Bando Invito a proporre idee e contenuti per
pubblicazioni sulle tematiche sociali e di interesse per il volontariato
2017 e pubblicato dal Cesvol di Terni con marchio editoriale “Umbria
Volontariato Edizioni”
Intervengono: E. Puccilli, A. Annecchino, P. Brega e.. tanti altri ospiti a sorpresa!
Durante la serata: nothing to adjust, videoclip di Arturo Annecchino e Michele Fiori
“Una pioggia di reali astrazioni. Frammenti di viaggio, dove il viaggio non risiede affatto nelle mete, ma nell’itinerario, nel puro spostamento: una fuga d’immagini catturate attraverso l’opacità di un vetro. Le destinazioni sono assolutamente ininfluenti, infatti si comprende come il tragitto, l’oscillazione avanti e indietro tra luoghi ricorrenti o differenti non sia un evento, ma sia una condizione costante di vita e dell’essere.
Le fotografie, racchiuse in una scatola nera come se fossero immagini cinematografiche, sono spesso ancorate a brani poetici. La scrittura ci trasporta ancor più in profondità, nell’interiore onirico dell’artista e il treno perde consistenza e diventa un pulsante stato d’animo”. Natalia Vecchia
A seguire – ore 21.30 ca.
LA RAGAZZA DEL TRENO
Regia di Tate Taylor
Con Emily Blunt, Haley Bennett, Rebecca Ferguson, Justin Theroux, Luke Evans
durata 112 min. – USA, 2016 – v.o.sott.it.
Uno sguardo che si perde dal finestrino di un treno ad osservare la vita che scorre lontano dai binari: è questo il fulcro narrativo de La ragazza del treno, un giallo psicologico del 2016 ispirato al bestseller di Paula Hawkins.
Il viaggio sulle rotaie diventa metafora del percorso interiore della protagonista, delle sue aspettative e dei suoi sogni: vivere l’esistenza di una giovane coppia felice osservata attraverso il vetro.
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Special Event
AMELIA (TR)
SALA DELLO ZODIACO DI PALAZZO PETRIGNANI
Via del Duomo, 3
Sabato 23 giugno – ore 21.30
COME VINSI LA GUERRA
Regia di Buster Keaton, Clyde Bruckman
Con Buster Keaton, Marion Mack, Glen Cavender, Jim Farley, Frederick Vroom, Charles Henry Smith.
Genere Muto – USA, 1926, durata 75 min.
MUSICA DAL VIVO: ARTURO ANNECCHINO
Presentazione a cura di Francesco Patrizi, critico cinematografico
1861, Georgia. Un giovane ha due amori: una locomotiva di nome “Il generale” e una bella ragazza. Ispirato alla vera storia del macchinista Andrews a Big Stanty.
Scene grandiose di battaglia, che Allen in Amore e guerra ha cercato invano di imitare.
Uno dei capolavori del cinema, una sceneggiatura di ferro e una grande cura per i particolari.
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NOTE
Ingresso con tessera OV 2018 e sottoscrizione
Graph: Roberta Boccacci