Walk the Line

Sei anni oltrevisibili: come sospesi su un filo

Cavarsela, restare in piedi, raggiungere un equilibrio (tra le Torri Gemelle come) nella vita: la lezione dell’artista Philippe Petit

Chiunque può accorgersi facilmente se sta vivendo trascinando i piedi, con la schiena curva, oppure se si sveglia ogni mattina con l’idea di poter fare qualunque cosa tra le più incredibili e insolite.

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Uomo dell’aria, tu colora col sangue le ore sontuose del tuo passaggio fra noi. I limiti esistono soltanto nell’anima di chi è a corto di sogni.

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L’essenziale è nella semplicità. Ecco perché il lungo cammino verso la perfezione è orizzontale.

Philippe Petit

La mattina del 7 agosto del 1974, centomila newyorkesi si fermarono in strada per guardare estasiati un uomo che camminava su un filo che aveva teso clandestinamente fra le Torri gemelle del World Trade Center. Quel puntino che passeggiando e danzando nell’aria a 412 metri da terra attraversò otto volte il cielo tra i due edifici non ancora inaugurati era Philippe Petit, un venticinquenne funambolo francese.

Vogliamo festeggiarlo con lui il nostro sesto compleanno, perché nessuno come lui sa cosa sia l’equilibrio.

Perché ci sentiamo un po’ tutti un filo prodigiosamente sospesi tra la terra e il cielo, da percorrere con leggerezza, “disobbedendo alla gravità”. Ora che le Torri non ci sono più, la traversata di quest’uomo indocile, geniale e romantico è diventata un simbolo.

“Amo la vita così tanto che non potrei mai scegliere, come fate voi, un solo colore, un cibo o una scena del film”. È l’amore smodato per la vita che gli consente di mantenere il proprio equilibrio, qualsiasi cosa capiti: “Nel film The Walk c’è una scena su cui non ero d’accordo: l’inciampo. Non avrei mai potuto inciampare. Se lo avessi fatto, ora non sarei qui”.

Qui a parlare di quanto sia affascinante e incredibile sfidarsi, nella contemplazione estatica della bellezza di tutto ciò che esiste. Grazie.

Amelia (TR)

Sala comunale F. Boccarini

P.zza Augusto Vera, 10

Venerdì 29 dicembre – ore 21.00

MAN ON WIRE

Un film di James Marsh

Con Ardis Campbell, David Demato, David Frank, Aaron Haskell, Paul McGill

Durata 90 min. – Gran Bretagna 2008 – v.o.sott.it.

Con un’intervista a Paul Auster

A seguire il corto/incontro LEZIONI DI CINEMA (1991 – 27′)

di Werner Herzog con Philippe Petit

Philippe Petit appena bambino sviluppa una passione per l’equilibrismo, una tensione innata e irrefrenabile a tendere corde tra alberi e case e camminarci sopra, sempre più in alto. A nove anni, legge su una rivista del progetto delle Twin Towers di New York e decide: ‟Io camminerò sospeso tra quelle due meravigliose torri…”.

E così la sua vita, abitata da un demone felice e volante, diviene una costante, meticolosa preparazione. Negli anni raduna attorno a sé un manipolo di pazzi sognatori che lo assecondano in tutto e lo aiutano a completare il suo destino. Ma bisognerà intrufolarsi clandestinamente nei grattacieli più protetti del mondo, trascinare oltre il centesimo piano tutto il materiale, tendere un cavo… Finché in una mattina d’agosto del 1974 Petit, solo, cammina nel cielo a quattrocento metri di altezza.

Credo di essere l’unica persona ad avere amato le Twin Towers come persone. Ne ero totalmente innamorato. Ho passato anni a preparare quella traversata [nel 1974] e alla fine le conoscevo così bene che per me erano come persone di famiglia. E adesso mi mancano.

Premio Oscar 2009 Miglior Documentario; Audience Award Sundance Film Festival; World Cinema Jury Prize Sundance Film Festival 2008; Best British Feature Film Documentary Britdoc 2008; Best Documentary Karlovy Vary Film Festival 2008; Audience Award Los Angeles Film Festival 2008; Audience Award Edinburgh Film Festival 2008.

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Sabato 30 dicembre – ore 21.00

THE WALK

Un film di Robert Zemeckis

Con Joseph Gordon-Levitt, Ben Kingsley, Patrick Baby, Marie Turgeon, Soleyman Pierini

durata 100 min. – USA 2015 – v.o.sott.it.

Dodici persone hanno camminato sulla luna ma solo un uomo ha avuto il coraggio di camminare, sospeso nel vuoto, tra le due torri del World Trade Center di New York.

A distanza di quarantuno anni dall’avvenimento, Robert Zemeckis celebra la storica e incredibile impresa di Philippe Petit che la mattina del 7 agosto del 1974, all’età di venticinque anni, passeggiò da un capo all’altro delle Twin Towers in equilibrio su un cavo d’acciaio.

Guidato dal mentore Papa Rudy (Ben Kingsley) e aiutato da un improbabile gruppo di reclute internazionali, Petit (Joseph Gordon-Levitt) supererà ogni probabilità, tradimento, dissenso e protesta, nel concepire prima e nel mettere in atto poi un piano da tutti considerato folle.

Presentato alla Festa del Cinema di Roma 2015

È vero che la gente spesso mi ritiene un maniaco dei dettagli, ma d’altra parte se prima di salire su quel filo non avessi calcolato ogni cosa, sarei stato un pazzo. C’era la mia vita in ballo!

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Entrata con tessera OV e sottoscrizione
Graph: Roberta Boccacci

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Semplicità ed eleganza sono importanti, e non solo per me, perché servono a risolvere i problemi. Mi piacerebbe un giorno essere nominato ambasciatore della semplicità e dell’eleganza.

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La creatività è un’invenzione umana, è respirare, è vivere, il problema sta solo nel fatto che le persone il più delle volte si dimenticano di creare.

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Non auguro a nessuno di perdere uno dei propri sensi, ma alterarli può diventare un esercizio molto utile. Quando ci si priva momentaneamente di uno di essi, come la vista, tutti gli altri si rafforzano al punto da poter coprire l’assenza. Fare questo esercizio pratico mi ha portato a quella cecità in senso lato che mi guida attraverso esperienze che altrimenti non potrei avere.

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Quando i carpentieri in legno iniziano a costruire un ponte, quando i maghi esibiscono una cordicella sul palco, quando i bambini giocano a tiro alla fune e quando i funamboli clandestini installano un cavo, c’è sempre un momento in cui il filo penzola liberamente tra due punti, e sorride.