Immaginazione, coscienza, risveglio
Asleep with your eyes open? You can be awake and still be sleeping.
“Si può vivere una vita intera senza mai essere svegli.”
(dal film Peaceful Warrior)
I vostri due occhi fisici vi inducono erroneamente a pensare che questo mondo di dualità sia reale. Aprite il vostro occhio spirituale e vedete la vostra forma invisibile. Se, nel silenzio interiore, il vostro occhio spirituale è aperto, l’invisibile diviene visibile. Paramhansa Yogananda
Il Risveglio è spesso associato al svegliarsi dal sonno, un sonno inteso come riposo per il nostro corpo fisico. Ma vi è un altro tipo di sonno, molto più profondo, che ci coinvolge a livello mentale ed emozionale, e ci porta alla completa identificazione con la nostra mente e con le nostre emozioni (spesso negative); viviamo così ad un livello egoico, convinti di essere ciò che in realtà non siamo.
Il Risveglio spirituale comporta una liberazione, un risveglio della nostra coscienza, affinché possiamo cogliere la realtà per come veramente è.
Il Risveglio è l’unica possibilità che abbiamo per riscoprire il nostro potenziale innato: è anche la riscoperta della connessione con tutto ciò che ci circonda e quindi la fine della continua distruzione di questo pianeta e di essere vittime di un sistema sempre più oppressivo che limita le libertà fondamentali in nome della protezione.
Alcuni film e libri possono davvero farci aprire gli occhi sulla realtà che abbiamo davanti e che è stata velata dal condizionamento e dal sistema di credenze, dal lavaggio del cervello della televisione e dei media.
Sono in grado di descrivere le potenzialità enormi che sono racchiuse nell’essere umano, che è davvero in grado di cambiare non solo la propria vita ma anche il corso degli eventi dell’umanità.
Amelia (TR)
Sala comunale F. Boccarini
P.zza Augusto Vera, 10
Venerdì 8 dicembre – ore 21.00
PEACEFUL WARRIOR
UN FILM DI VICTOR SALVA
Con Scott Mechlowicz, Nick Nolte, Amy Smart, Tim DeKay
durata 120 min. – USA 2006 – v.o.sott.it.
Il film è privo di distribuzione in Italia
Un promettente ginnasta universitario si vede crollare il mondo addosso, quando, in seguito ad un incidente in motocicletta, rimane gravemente infortunato alle gambe. Cade nello sconforto perché crede che ormai la sua carriera da ginnasta è compromessa. Ma l’incontro con uno sconosciuto gli farà vedere le cose in modo diverso e piano piano riuscirà a trovare la forza per ritornare sul tappeto della palestra…
Il film è tratto dal libro, in gran parte autobiografico, La Via del Guerriero di Pace di Dan Millman. Il racconto si basa sulla reale esperienza dell’autore, ex atleta, e del suo incontro con una persona speciale che lo aiuterà a riscoprire se stesso, a cambiare prospettiva e quindi vita.
Una disamina raffinata e cruda dell’animo umano, una riflessione sul senso dell’esistenza, uno studio della percezione della realtà e una navigazione attraverso la dimensione del sogno e dell’illusione.
“All’inizio del dicembre del 1966, durante il mio primo anno alla University of California di Berkeley, nella mia vita si verificò una straordinaria serie di eventi. Cominciò tutto alle tre e venti di un mattino, quando incontrai per la prima volta Socrate in una stazione di servizio aperta tutta la notte (non mi aveva detto il suo vero nome, ma dopo i momenti passati con lui durante quella prima notte gli diedi d’impulso il nome dell’antico saggio greco; il nome gli piacque, e così rimase). Quell’incontro casuale, e le avventure che seguirono, erano destinati a trasformare la mia vita…”.
“Quando hai paura usa la spada; portala quassù e taglia la mente a pezzi. Trafiggi tutti i rimpianti e le paure; il resto vive nel passato o nel futuro. Un guerriero non rinuncia mai a quello che ama; egli trova l’amore in quello che fa. Guerriero non significa perfezione, né vittoria, né invulnerabilità: significa assoluta vulnerabilità; è questo il vero coraggio. L’incidente è il tuo allenamento, la vita è scegliere.”
La gente teme quello che ha dentro, ma è l’unico posto dove troverà tutto quello che serve.
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Sabato 9 dicembre – ore 18.00
Presentazione del libro
Esercizi di Felicità
Pratiche quotidiane per il corpo e il cuore
di Giulia Calligaro, Jayadev Jaerschky
Ananda Edizioni, 2017
INSIEME ALL’AUTRICE INTERVERRà DOMINIQUE SMERSU, INSEGNANTE DI IYENGAR YOGA
Questo libro è la testimonianza di un percorso di ricerca interiore, un profondo viaggio dentro un laboratorio intimo in cui si sperimentano gli universali dell’animo umano. Il libro, strutturato come un eserciziario pratico dalla A alla Z, è un mosaico di tessere del sentire: da un lato un’analisi ispirata e vissuta da Giulia Calligaro delle emozioni umane (dall’Accettazione alla Vulnerabilità, passando dall’Amicizia, Coraggio, Gioia, Dubbio, Libertà, Perdono, Paura…), dall’altro il rimedio yogico proposto dal maestro di yoga Jayadev Jaerschky con asana, affermazioni e ispirazioni di Paramhansa Yogananda.
Questo libro è una danza. È l’intreccio di passi di due appassionati ricercatori dello Spirito, che si muovono al ritmo della loro esperienza interiore e della musica dell’anima che li guida e li ispira. Sinuosi e impalpabili i passi di Giulia, intimi, femminili, permeati delle lacrime e delle gioie della scoperta di sé, dell’accoglienza alla Vita e dello schiudersi del cuore. Solidi e decisi i passi di Jayadev, in cui ogni muscolo, ogni cellula viene disciplinata a manifestare nel quotidiano le rivelazioni interiori, mentre piedi, mani, braccia, parole, mente e anima si allineano sulla traiettoria dello Spirito. Femminile e Maschile si incontrano ed esprimono le infinite sfaccettature del cammino della realizzazione del Sé. Come ponte tra loro, una Voce, una Presenza, né maschile né femminile, perché al di là di tutto ciò che è definizione e separazione: la Voce di Yogananda, grande Maestro e guida di entrambi.
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A SEGUIRE
Sabato 9 dicembre – ore 21.00
Waking Life
Un film di Richard Linklater
Animazione, b/n durata 97 min. – USA 2001
Una serie di incontri e di osservazioni in un mondo che potrebbe essere (o forse no) la realtà: un uomo cammina attraversa ciò che gli sembra essere un sogno, fluttuando fuori e dentro la sceneggiatura con strani personaggi.
Il film ha una particolarità: le sequenze, infatti, sono state prima girate ed editate come in un film normale, poi graficamente dipinte, fotogramma per fotogramma, con il computer da un team di oltre trenta artisti.
Un capolavoro di creatività sotto tutti i livelli dall’animazione alle tematiche affrontate. Il film è la storia di un’esperienza fuori dal corpo (OBE) in cui il protagonista vive una sorta di viaggio iniziatico alla scoperta del significato dell’esistenza. È un ottimo spunto di riflessione e ci autorizza a sollevare parecchie questioni sulla vita, l’universo e di come sia tutto connesso.
Candidato a numerosi premi, Waking Life ha vinto il premio della Società Nazionale dei Critici Cinematografici come “Miglior pellicola sperimentale”, il premio del New York Film Critics Circle come “Miglior film d’animazione” e il premio “CinemAvvenire” al Festival del Cinema di Venezia come “Miglior film”. È stato anche candidato al Leone d’Oro.
“Si sta affermando l’ipotesi secondo cui non si può capire la vita e al contempo viverla. Io invece direi che una vita compresa, equivale a una vita vissuta”.
Sanity is a madness put to good uses; waking life is a dream controlled.
(“l’esser sani di mente non è che pazzia tesa al buon uso; la vita da svegli è un sogno sotto controllo”). George Santayana
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APPROFONDIMENTI
Giulia Calligaro
Friulana, filologa, giornalista, giramondo, autrice, yogini in ordine cronologico, attualmente collabora con gli inserti del Corriere della Sera, scrivendo di libri, facendo reportage dai mondi in via di sviluppo, scovando felicità alternative. Una decina di anni fa ha scoperto lo yoga e non l’ha più lasciato, da quando aveva quattro anni ha iniziato a scrivere e scrivendo si è salvata più volte la vita. Da queste due perseveranze è nato Esercizi di felicità. Cura il blog esercizidifelicita.com.
Jayadev Jaerschky
Pratica lo yoga e meditazione da trent’anni seguendo la tradizione del Kriya Yoga di Paramhansa Yogananda, attraverso il suo discepolo Swami Kriyananda. Vive e insegna da venticinque anni nel centro Ananda nei pressi di Assisi. È il direttore della Scuola Europea di Ananda Yoga, dove forma nuovi insegnanti di yoga, e autore di numerosi libri sullo yoga. È Kriyacharya, cioè autorizzato a impartire l’iniziazione nell’antica pratica del Kriya Yoga.
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“Più si va avanti con il cammino e negli anni e più le linee di un volto assomigliano a quelle dell’anima. Si tratta di un’altra bellezza. Perciò, più che andare dall’estetista, dovremmo stenderci ad abbellirci in un campo di tarassaco e margherite, più che metterci la cipria sugli zigomi, dovremmo darci da fare a togliere la polvere dal cuore. C’è chi invecchia con un grugno di tristezza, chi con la delusione sulle labbra o con le pieghe degli occhi piene di fretta. Con la fronte incisa dalla solitudine. Ecco, io vorrei invecchiare stampando sul viso il volo delle farfalle, nelle ciglia il fresco del vento, avere il sorriso di certi meli selvatici. Vorrei invecchiare con la luce del sole che esce dagli occhi”. Giulia Calligaro
“Il titolo non inganni: non si tratta di uno dei tanti libri di ricette di felicità. È invece la condivisione sincera, spesso commovente, di un percorso di crescita interiore, testimoniato con coraggio attraverso una scrittura vibrante, fatta di poesia e verità. Di sacro, anche, intinto nello stupore di un mondo naturale vicino alle radici dell’autrice o spinto in luoghi lontani, a cui si rimanda l’origine spezzata. Strutturato, quasi per pudore, in forma di eserciziario dalla A alla Z, diventa dunque un viaggio nell’ostinazione di spremere tutta la luce possibile da ogni momento buio. E allora tanto più Amore, Rabbia, Dolore, Amicizia, Tristezza, Gioia, Vulnerabilità ecc. vengono sollevati in alto nel percorso individuale di chi scrive, tanto più diventano balsamo e speranza per tutti. Aleggia la fratellanza d’anima con figure di mistiche umanissime come Etty Hillesum e Simone Weil, con certa poesia di Rainer Maria Rilke, con la nostalgia di purezza di Pier Paolo Pasolini. L’abbinamento con le posizioni yoga di Jayadev Jaerschky e le ispirazioni di Yogananda aprono la porta a chi voglia fare concretamente questo viaggio nel profondo”. Piero Dal Bon, critico letterario
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NOTE