Greta Garbo: omaggio alla Divina
Sono una donna che è stata infedele a milioni di uomini.
Un omaggio a Greta Garbo, attrice svedese che con il suo fascino enigmatico sedusse Hollywood, diventando ben presto una delle massime icone del cinema di tutti i tempi.
Iniziativa in collaborazione con Il Granaio, in occasione della mostra “Greta Garbo & Co. – Stars di Hollywood sulla rivista Excelsior”
(Il Granaio, Via della Repubblica, 65 – Amelia – 13/26 maggio 2017)
New York, 15 aprile 1995: 27 anni fa se ne andava nel più assoluto riserbo Greta Garbo, una delle attrici più iconiche della storia del cinema. Un mito che persiste a tanti anni dalla morte grazie al fascino misterioso ed enigmatico che molti ruoli contribuirono a dare alla star di origini svedesi (era nata a Stoccolma nel 1905 con il nome di Greta Lovisa Gustafsson), che iniziò la sua carriera nel muto e che riuscì a mantenere inalterata la sua popolarità anche con l’avvento del sonoro, vera e propria rivoluzione a Hollywood (ben rappresentata nel film The Artist).
Celebre per le sue parti da seduttrice in film come Anna Karenina e Mata Hari, Greta Garbo in realtà non ha mai apprezzato questa allure da “femme fatale” che il mondo le aveva cucito addosso. Dal carattere chiuso e schivo, non amava il glamour, anche se ne era circondata. Anzi, lei stessa, con questa sua attitudine da diva, o meglio, Divina – così come è stata soprannominata – ne rappresentava la quinta essenza, così come il suo stile: Greta Garbo, infatti, nel corso del tempo si è imposta anche come fashion icon per i suoi abiti e il suo trucco: minimalista ed essenziale, la star aveva un’immagine androgina e molto sofisticata. A fare scuola anche i costumi dei suoi film (creati per lei dallo stilista conosciuto come Adrian): uno su tutti il trench indossato dall’attrice per il ruolo della spia Mata Hari.
Greta Garbo riuscì a diventare un mito in pochissimi anni (rivaleggiando con l’altra diva del tempo, Marlene Dietrich): nel 1941, a soli 36 anni, decise di ritirarsi dal mondo del cinema e non apparire più in pubblico. Un modo in più per far rimanere inalterato il suo fascino.
Da riscoprire con questo film e andando a visitare la mostra!
AMELIA (TR)
SALA COMUNALE F. BOCCARINI
P.zza Augusto Vera, 10
Sabato 20 maggio – ore 21.00
GRAND HOTEL
Un film di Edmund Goulding
Con Greta Garbo, John Barrymore, Joan Crawford, Lionel Barrymore, Wallace Beery
b/n durata 115 min. – USA 1932 – v.o.sott.it.
Presentazione a cura di Attilio Faroppa Audrino, scrittore
Campioni di varia umanità in un Grand Hotel berlinese degli anni Venti: una danzatrice russa in crisi perché la sua carriera è in declino; un ladro gentiluomo che intende derubarla, ma poi finisce con l’innamorarsene; un anziano impiegato, condannato da una malattia, che decide di passare allegramente i suoi ultimi giorni di vita; un nuovo ricco disonesto alle prese con la sua vivace segretaria…
Tratto dal testo teatrale di Vicki Baum e dalla commedia “Grand Hotel” di William A. Drake
«Grand Hotel: gente che viene… che va… tutto senza scopo…» (dott. Otternschlag)
PREMIO OSCAR 1932 PER IL MIGLIOR FILM
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NOTE
Ingresso con tessera OV 2017 e sottoscrizione
Graph Roberta Boccacci
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“Un momento ero felice e l’attimo dopo molto depressa; non ricordo di essere stata davvero bambina come molti miei altri coetanei. Ma il gioco preferito era fare teatro: recitare, organizzare spettacoli nella cucina di casa, truccarsi, mettersi addosso abiti vecchi o stracci e immaginare drammi e commedie”.
“Veramente ricco è soltanto colui che possiede il cuore di una persona amata.”