Arriva ad Amelia, in prima visione, il docufilm sull’Europa che ha chiamato maiali i paesi del sud: Un viaggio affascinante e rivoluzionario nel cuore della tragica crisi economica europea.
Evento in collaborazione con l’associazione ME-MMT Umbria
Nel vostro piccolo, provate a dare del maiale a qualcuno: non potrete certo aspettarvi sorrisi di ringraziamento. Eppure, a livello macroscopico, c’è qualcuno che ha dato del maiale a milioni e milioni di cittadini europei senza subire alcuna conseguenza.
Quel qualcuno è l’Unione Europea. Dal 13 dicembre 2007, con la firma del Trattato di Lisbona, i paesi con le economie più fragili vengono raggruppati nel famigerato acronimo Piigs. Sono infatti Portogallo, Italia, Irlanda, Grecia e Spagna. Pare che sia stato l’Economist a pubblicare il nomignolo per primo, ma che fosse già da tempo malignamente in uso tra gli euroburocrati di Bruxelles.
Questo documentario italiano oggi racconta la storia e i retroscena di una scelta e di una Unione che non ha più nulla dello spirito che portò alla sua nascita nel 1960: “Avrebbero potuto chiamare questo gruppo di paesi più deboli Spiig o Gipsi ma qualcuno ha scientemente deciso di chiamarli Piigs perché fosse evidente il disprezzo che l’Europa del Nord nutre per i paesi mediterranei”. (Noam Chomsky) Più chiaro di così…
Attraverso una indagine lunga ben cinque anni, Piigs distrugge alcuni dei più incrollabili dogmi economici che influenzano le politiche dell’Unione europea e dunque anche la nostra vita.
I Comuni non possono spendere danaro per migliorare la vita dei propri cittadini? Le Regioni sono costrette a chiudere gli ospedali? In Italia nel 2016 si è raggiunto il record storico di povertà assoluta (4 milioni e seicentomila persone)?
Tutta colpa della regola del 3%, cioè di quel limite insuperabile imposto dall’Unione a tutti i paesi membri nel rapporto tra deficit e Pil: ma come nacque questa regola europea diventata legge costituzionale in Italia?
Amelia (TR)
Sala comunale F. Boccarini
P.zza Augusto Vera, 10
Venerdì 19 maggio – ore 21.00
PIIGS
OVVERO COME IMPARAI A PREOCCUPARMI E A COMBATTERE L’AUSTERITY
Un documentario di Adriano Cutraro, Federico Greco, Mirko Melchiorre
Italia, 2017, 74 minuti
A SEGUIRE INCONTRO VIA SKYPE CON GLI AUTORI
PIIGS è un film a metà strada tra Inside Job (documentario del 2010 sulla crisi finanziaria USA) e le storie proletarie di Ken Loach. Narrato da Claudio Santamaria e con interviste a Noam Chomsky, Yanis Varoufakis ed Erri De Luca. È un viaggio affascinante e rivoluzionario nel cuore della tragica crisi economica europea. Realizzato da tre filmmaker dopo cinque anni di ricerche e due di riprese, PIIGS è un’immersione senza precedenti e senza censure nei dogmi dell’austerity.
Il documentario racconta anche le dirette conseguenze dell’austerity a Roma, concentrandosi sulla storia della sopravvivenza di una Cooperativa sociale che assiste disabili e persone svantaggiate.
Dintorni di Roma, oggi. Claudia sta provando a salvare la Cooperativa “Il Pungiglione” dal fallimento. “Il Pungiglione” ha un credito di un milione di euro dal comune e dalla regione e rischia di chiudere per sempre: 100 dipendenti perderanno il lavoro e 150 disabili rimarranno senza assistenza. È una bomba sociale a orologeria.
È vero che nell’Eurozona non c’è alternativa all’austerity, al Fiscal Compact, al pareggio di bilancio, ai tagli alla spesa sociale? Al fallimento del “Pungiglione”?
[P.i.i.g.s., che si può leggere come una sottolineatura dello spregiativo inglese pigs (“porci”), è un “neologismo” coniato dal giornalismo economico nel 2009 (ammesso che si possa definire giornalismo l’insulto; l’alternativa è Gipsi, assonante con “zingaro”), o almeno così ci dicono i titoli di testa del film. Ma è anche acronimo dei cinque Paesi dell’UE considerati dalle politiche economiche scriteriate, Stati non competitivi, per non dire parassiti: Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia, Spagna.]
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NOTE