Amore e … (altri frammenti mortali di immortalità)
Film sull’amore, in effetti. Ma sull’amore come irrequietezza, come processo di cambiamento, come elemento dinamico.
Film che estremizzano le dinamiche di ogni amore: che è una domanda in cerca di risposta e un superamento di sé attraverso l’altro, incarnazione delle interrogazioni che ci spingono a riconoscerci in lui.
L’amore è il nostro vero destino. Non troviamo il significato della vita da soli. Lo troviamo insieme a qualcun altro. (Thomas Merton)
Amelia (TR)
Sala comunale F. Boccarini
P.zza Augusto Vera, 10
Venerdì 20 gennaio – ore 21.00
RESTLESS
Un film di Gus Van Sant
Con Henry Hopper, Mia Wasikowska, Ryo Kase, Schuyler Fisk, Jane Adams
durata 95 min. – USA 2011 – v.o.sott.it.
Annabel Cotton è una bella e dolce malata terminale di cancro che ama intensamente la vita e il mondo della natura. Enoch Brae è un ragazzo che si è isolato in se stesso da quando ha perso i genitori in un incidente. Quando i due si incontrano ad una cerimonia funebre, scoprono di condividere molto nella loro personale esperienza del mondo: Enoch che è in contatto con il suo miglior amico immaginario, Hiroshi, fantasma di un pilota kamikaze giapponese; Annabel con la sua sconfinata ammirazione per Charles Darwin e l’interesse per come vivono le altre creature. Quando Enoch scopre che ad Annabel resta poco da vivere, si offre di aiutarla ad affrontare gli ultimi giorni con irriverente abbandono, sfidando il destino, la tradizione e la morte stessa.
Il film è stato presentato nella sezione Un Certain Regard del 64º Festival di Cannes.
“Mettendo in scena una situazione ‘limite’, quella di due adolescenti segnati dall’ombra della morte e consapevoli che il sentimento non può che essere a termine, Van Sant racconta con la delicatezza di una piuma la ferocia dell’innamoramento. E, proprio perché lieve, Restless fa ancora più male”. Elisa Battistini, Il Fatto Quotidiano
Annabel (Mia Wasikowska)
«E poi c’è questo uccello canoro che pensa di morire ogni volta che cala il sole. E la mattina quando si sveglia è così sconvolto di essere vivo che si mette a cantare la sua melodiosa canzone. Io canto ogni mattina da quando ti conosco.»
Hiroshi (Ryo Kase)
«Abbiamo così poco tempo per dire le cose che vogliamo dire. Abbiamo così poco tempo per tutto!»
«Mentre scrivo questa lettera la brezza dell’oceano mi rinfresca la pelle, quello stesso oceano che presto mi sarà tomba. Mi dicono che morirò da eroe, che la sicurezza e l’onore del mio paese saranno la ricompensa per il mio sacrificio. Prego sia vero. Il mio unico rimpianto in vita è di non averti mai detto quello che provo. Vorrei essere a casa, vorrei essere lì a tenerti la mano, vorrei essere lì a dirti quanto ti ho amata e solo te da quando ero piccolo, ma non ci sono. Ora capisco che la morte è facile, è l’amore a essere difficile. Dal mio aereo in picchiata non vedrò la faccia dei miei nemici. Vedrò invece i tuoi occhi, pietre nere incastonate nella pioggia. Ci insegnano a gridare Banzai quando arriviamo sul bersaglio, io invece sussurrerò il tuo nome e in morte come in vita rimarrò sempre tuo.»
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Sabato 21 gennaio – ore 21.00
CUORE SELVAGGIO
Un film di David Lynch
Con Nicolas Cage, Laura Dern, Willem Dafoe, Brent David Fraser, Diane Ladd
durata 127 min. – USA 1990 – v.o.sott.it.
Satira sarcastica, iperrealismo, dramma grottesco. Comunque lo si voglia definire questo di Lynch è senz’altro uno dei film più innovativi degli ultimi anni.
Il lungometraggio si ispira in parte a certa letteratura giovanile americana e in parte a certa fumettistica moderna. Volutamente oltre le righe, l’interpretazione degli attori rende più ironica questa sorta di rivisitazione delle soap-operas.
La storia, tratta dal romanzo di Barry Clifford, vede Sailor e Luna in fuga dopo che lui ha ucciso un sicario pagato dalla madre di lei. Seguiti da un detective privato, che viene ucciso da un gangster, i ragazzi conosceranno un certo Bobby Perù che coinvolgerà Sailor in una rapina.
La musica va dal metal a Elvis Presley, dal suono anni Sessanta a quello esotico. Nicolas Cage e Laura Dern sono deformati al punto giusto; Willem Dafoe è trucido in maniera esemplare; Jack Nance e John Lurie fanno due fugaci apparizioni mentre Isabella Rossellini si è lasciata imbruttire. Inoltre il film porta a compimento l’esperimento di distruzione dei generi e lo scorticamento della società americana.
Vincitore della Palma d’oro come miglior film al 43º Festival di Cannes, conferita dalla giuria presieduta dal regista italiano Bernardo Bertolucci.
Cuore selvaggio è una storia d’amore lanciata lungo una strana autostrada del mondo contorto di oggi. David Lynch
È un mondo cattivo, senza pietà, che racchiude dentro di sé un cuore selvaggio. Lula
Questa è la mia giacca di pelle di serpente. Rappresenta il simbolo della mia individualità e la mia fede nella libertà personale. Sailor (Nicola Cage)
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Domenica 22 gennaio – ore 17.30
BETTY BLUE
Un film di Jean-Jacques Beineix
Con Jean-Hugues Anglade, Consuelo De Havilland, Béatrice Dalle
durata 178 min. – Francia 1986 – v.o.sott.it.
Versione integrale non censurata
Evento in collaborazione con Daniela Nasi
La placida esistenza dell’aspirante scrittore Zorg viene sconvolta dall’arrivo della conturbante Betty. Tra i due scoppia una passione travolgente destinata a concludersi tragicamente quando le stranezze e l’instabilità di Betty sfoceranno nell’aperta follia.
Film d’amore e di morte, amaro e inquietante, contrappuntato da una colonna sonora (opera di Gabriel Yared) tra le più originali ed interessanti di questi anni.
Tu e io siamo due dita di una mano: nessuno ci separerà, nessuno.
Jean-Hugues Anglade a Beatrice Dalle prima di praticare su di lei l’eutanasia
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