Jim Jarmusch, o l’insostenibile leggerezza del disincanto
Omaggio in cinque film ad uno dei più grandi registi del cinema indipendente americano
Life has no plot, why must films or fiction? Jim Jarmusch
È nella poesia che il linguaggio può innovarsi. Jim Jarmusch
L’umorismo è fondamentale. È un’arma preziosa per sopravvivere in un mondo triste e disperato. Io tento di fare film che siano commedie, ma non esattamente commedie, che stiano in equilibrio tra l’umorismo e la tristezza. Daunbailò è molto buffo, almeno spero. Ma anche il personaggio di Roberto è in between, a cavallo tra la comicità e la malinconia. (“Cineforum” n. 255)
Cinema delle piccole cose: il tragitto di un taxi, la conversazione rubata a due persone in un bar davanti a caffè e sigarette, quelli che la maggior parte dei registi considera tempi morti sono la materia essenziale cui Jarmusch attinge per popolare il suo “sad and beautiful world“. Un mondo attento ai momenti “in between“, che si illumina della bellezza della desolazione attraverso uno sguardo personale, intellettuale e al tempo stesso emotivamente partecipato.
Seguendo alla lettera il consiglio del maestro Nicholas Ray di “tenersi alla larga da Hollywood”, in oltre vent’anni di carriera il cineasta di Akron d’adozione newyorkese ha mantenuto un’integrità artistica che gli ha permesso di rimanere uno dei pochi autori realmente indipendenti all’interno del panorama americano. Pur evolvendosi e rinnovandosi nel corso degli anni, Jarmusch, similmente a una delle sue creature, il samurai Ghost Dog, è infatti rimasto sempre fedele al suo codice etico, un codice di minimalismo stilistico e indipendenza produttiva.
Cantore della marginalità metropolitana di New York e dello spaesamento degli sradicati di tutti i tempi, ibridato con la cultura alta e classica di Robert Frost e Walt Whitman, il cineasta punk (con un passato come tastierista nella band new wave Del Byzanteens), è autore di opere liminari, in bilico tra cultura rap e poesia ottocentesca, che riflettono il suo sguardo sbilenco sul mondo.
Proprio grazie a questo sguardo obliquo, attento ai contorni e alle sfumature della quotidianità, Jarmusch è stato capace di reinventare i generi tradizionali (western, gangster movie, road movie) sovvertendone regole e canoni, e continuando a popolare le sue buffe storie di stranieri e vagabondi trascinati dal caso. In un mondo “triste e bello”, sempre sul confine fra malinconia e umorismo.
Prima dei film visione di alcuni corti tratti da Coffee & Cigarettes (USA 2003)
“Stai bene, Taylor?”
“No, non tanto”
“Che c’è?”
“Non lo so, mi sento come divorziato dal mondo. Ho perso i contatti col mondo. Tu conosci quel leid di Mahler, Del mondo ho perduto ogni traccia?”
“No”
“Uno dei brani più belli e tristi che siano mai stati scritti. Sai che mi sembra quasi di sentirlo? Tu non lo senti?”
(Dal film Coffee and Cigarettes, 2003)
Amelia (TR)
SALA COMUNALE F. BOCCARINI
P.zza Augusto Vera, 10
Venerdì 4 novembre – ore 21.00
DAUNBAILÒ
Un film di Jim Jarmusch
Con Tom Waits, Roberto Benigni, John Lurie, Nicoletta Braschi, Pruitt Taylor Vince
b/n durata 104 min. – USA 1986 – v.o.sott.it.
Jack, un magnaccia di mezza tacca, Zack, un dee-jay di quart’ordine e Roberto, un turista italiano, si ritrovano rinchiusi nella cella di una carcere di New Orleans. I primi due sono vittime delle proprie sciagurate scelte di vita, il terzo si trova in pratica lì per caso. Ma è proprio lui a dar forza ai compagni di cella, dapprima con la sua verve comica, poi riuscendo a trovare il classico passaggio segreto che conduce alla libertà. Dopo svariate avventure, Roberto troverà anche l’amore, mentre gli altri due andranno ognuno per le propria strada.
I scream, you scream, we all scream for ice cream. (Roberto / Roberto Benigni)
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Sabato 5 novembre – ore 21.00
DEAD MAN
Un film di Jim Jarmusch
Con Johnny Depp, Lance Henriksen, Gary Farmer, Alfred Molina, Crispin Glover
b/n durata 123 min. – USA 1995 – v.o.sott.it.
Alla fine dell’Ottocento William Blake, giovane contabile, viaggia in treno da Cleveland (Ohio) a Machine (Arizona) alla ricerca di un impiego. Ucciso un uomo per legittima difesa, fugge braccato dai cacciatori di taglie. L’aiuta il pellerossa Nessuno, convinto che egli sia l’omonimo poeta inglese (1757-1827). Il suo è un viaggio iniziatico verso la morte.
Western anomalo: ritmo lento, un BN più nero che bianco (fotografia di Robby Muller), paesaggi insoliti, forti striature ironiche e grottesche, momenti di morte violenta risolti in modi casuali e sdrammatizzati, un eroe antieroico, un buffo tormentone sul tabacco che manca, colonna sonora di Neil Young. Depp perfetto.
L’indiano a William, colpito a morte dai cacciatori di taglie: “Hai ucciso chi ti ha ucciso?”
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Domenica 6 novembre – ore 18.00
GHOST DOG – IL CODICE DEL SAMURAI
Un film di Jim Jarmusch
Con Henry Silva, Forest Whitaker, Cliff Gorman, John Tormey, Frank Adonis
durata 116 min. – USA 1999 – v.o.sott.it.
Ghost Dog ha il cuore tenero, il braccio e la mente da killer. Vive sul tetto di una casa ha un amico che fa il gelataio e parla solo francese, comunica con il mondo servendosi di piccioni viaggiatori. Moderno guerriero, ha lo stesso codice d’onore degli antichi samurai. Ma la sua spada e il suo onore si scontrano con il mondo violento dei gangster italo americani per cui lavora.
Si dice che ciò che siamo soliti definire “lo spirito di un’epoca” sia una cosa a cui non possiamo tornare. Il fatto che questo spirito tende gradatamente a dissiparsi è dovuto all’approssimarsi della fine del mondo. Pertanto sebbene coltiviamo il desiderio di riportare il mondo contemporaneo allo spirito di cento o più anni fa, ciò non è possibile, dunque è importante che da ogni generazione si tragga il meglio.
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Venerdì 11 novembre – ore 21.00
BROKEN FLOWERS
Un film di Jim Jarmusch
Con Bill Murray, Jeffrey Wright, Sharon Stone, Frances Conroy, Jessica Lange
durata 105 min. – USA 2005 – v.o.sott.it.
Scapolo incallito, Don Johnston, è appena stato mollato da Sherry, la sua ultima conquista. Quando riceve una lettera anonima nella quale una sua vecchia fiamma gli comunica che è il padre di un ragazzo di 19 anni, che forse è partito alla sua ricerca.
È un on the road dell’anima quello che Jarmusch ha costruito attraverso piccoli tocchi di regia, sguardi, atmosfere, emozioni trattenute e cose non dette. Giancarlo Zappoli, MyMovies
Era carino quel vestito che non indossavi prima. Don a Lolita
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Sabato 12 novembre – ore 21.00
SOLO GLI AMANTI SOPRAVVIVONO
Un film di Jim Jarmusch
Con Tom Hiddleston, Tilda Swinton, Mia Wasikowska, John Hurt, Anton Yelchin
durata 123 min. – Gran Bretagna, Germania, Francia, Cipro, USA 2013 – v.o.sott.it.
La storia si snoda tra le città decadenti di Tangeri e Detroit: due vampiri (Eve e Adam) sono innamorati da secoli, ma il loro rapporto rischia di essere messo in pericolo dalla giovane e incontrollabile sorella di Eve.
…questa tua ossessione è uno spreco di vita che potresti dedicare a tutto ciò che rimane, contemplare la natura, coltivare la gentilezza e le amicizie. E danzare. Eve
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Ingresso con tessera OV 2016 e sottoscrizione
Graph Luigia Stefanucci