David Bowie artista universale: omaggio cinematografico alla rockstar più eclettica di sempre
Potremmo andarcene in giro per l’ultima volta / Con te al mio fianco sarà perfetto / Ci compreremo della droga e guarderemo una band / Poi ci getteremo nel fiume.
Candidate (Diamond Dogs, 1974)
Astronauta perso tra le stelle, alieno venuto dallo spazio, investigatore dell’occulto, smilzo duca bianco, mille identità, un solo uomo. Camaleontico, poliedrico, decisamente geniale: David Bowie.
Il Duca Bianco lo ricordiamo così, a pochi giorni dalla sua prematura scomparsa (New York, 10 gennaio 2016), attraverso il caleidoscopio dei suoi mille volti, delle sue multiformi espressioni artistiche. Comprese quelle nel mondo della Settima Arte: nel cinema ha calcato le scene sia come artista sia come compositore.
Si parte con un film che ha condizionato un’intera generazione: quel “Christiane F. Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino” del 1981, in cui compare Bowie nei panni di se stesso, tra le note cupe della sua colonna sonora, una sorta di tributo alla sua musica del periodo berlinese, scritta tra il 1976 e il ‘79: intensa, umbratile e ormai decisamente mitica, comprende Heroes, Station To Station, Low, Stage e Lodger.
Per passare all’opera che ha consacrato il genio Bowie alla cinematografia: “L’uomo che cadde sulla terra” di Nicolas Roeg del 1976. Un simbolo, ormai, della multiforme creatività dell’artista.
Poi: Labyrinth – Dove tutto è possibile, un film fantastico del 1986 diretto da Jim Henson. Scritto da Terry Jones dei Monty Python e prodotto da George Lucas, Jim Henson – l’inventore dei Muppets – ottiene importanti consensi per aver fatto interpretare a Bowie il ruolo di Jareth il re dei Goblin. E tanto di cappello per Bowie, il quale ha dimostrato anche questa volta di saper accettare e interpretare con versatilità qualsiasi personaggio.
The Hunger (Miriam si sveglia a mezzanotte, 1983) lo vede protagonista di una serie di episodi horror, dove amore e morte giocano tutta la loro potenza sensuale in un film a cui lavorano i fratelli Ridley e Tony Scott: altro cult-movie dove recita accanto alla vampira Catherine Deneuve nel ruolo del suo compagno (e per l’occasione presentazione a cura di Valentino Saccà, critico cinematografico).
The Prestige, uscito nel 2006, del grandissimo Christopher Nolan, lo vede nei panni di Nikola Testa, l’affascinante ingegnere elettrico di origine serba, conosciuto per il suo lavoro rivoluzionario e i numerosi contributi nel campo dell’elettromagnetismo, di cui è stato un geniale pioniere.
Per finire con Furyo (1983), uno dei film più rilevanti interpretati dal Duca Bianco, dove è il maggiore australiano Celliers, rinchiuso durante la seconda guerra mondiale in un campo di prigionia giapponese: interpretazione intensa e matura in un film complesso e sfaccettato, una vera prova d’attore.
A noi, insomma, piace ricordarlo così… ciao Duke!
Ho amato tutti quelli che avevo bisogno di amare. Ashes to Ashes (1980)
Amelia (TR)
Sala comunale F. Boccarini
P.zza Augusto Vera, 10
Venerdì 5 febbraio – ore 21.00
CHRISTIANE F. – NOI I RAGAZZI DELLO ZOO DI BERLINO
Un film di Uli Edel
Con Natja Brunckhorst, Thomas Haustein, Jens Kuphal, David Bowie, Rainer Woelk
durata 138 min. – Germania 1981 – v.o.sott.it.
Da una storia vera un film cult degli anni ’80. Crudo e violento racconta della degradazione di una quattordicenne entrata nel tunnel della droga. Ma Christiane rappresenta anche la presa di coscienza, la voglia di lottare, il riscatto.
David Bowie interpreta se stesso nella famosa scena del concerto. Idolo di Christiane F., Bowie ha firmato la colonna sonora del film con le sue canzoni del “periodo berlinese”.
Durante la serata saranno proiettati: uno special inedito “Christiane F. 20 anni dopo”: video intervista al regista Uli Edel; un’intervista alla vera Christiane.
Siamo completamente soli in questa valle della follia. Christiane
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Sabato 6 febbraio – ore 21.00
L’UOMO CHE CADDE SULLA TERRA
Un film di Nicolas Roeg
Con Rip Torn, David Bowie, Buck Henry, Candy Clark, Bernie Casey
durata 118 min. – Gran Bretagna 1976 – v.o.sott.it.
Il film è tratto dal romanzo omonimo di Walter Tevis (1964) e segna l’esordio cinematografico del grande artista inglese.
Extraterrestre giunge sulla Terra in cerca dell’energia necessaria alla sopravvivenza del suo remoto pianeta. Oltre a sembianze umane e un passaporto inglese, ha ben nove brevetti che gli permettono di sopravanzare di molti anni la tecnologia terrestre nel campo delle comunicazioni. Diventa ricchissimo, ma s’immalinconisce. Non potrà più tornare a casa.
Rispetto al romanzo, N. Roeg cambia sostanzialmente il punto di vista, si pone cioè nei panni dell’alieno e racconta le solitudini nostre, i nostri timori, le sconfitte della civiltà d’oggi.
“Sconsigliabile agli spettatori di logica cartesiana: pullula di problemi irrisolti, lacune narrative, labirintiche giravolte, bruschi passaggi temporali, situazioni accennate e non sviluppate. Il suo fascino poggia su D. Bowie che, con il suo fisico androgino, dà al personaggio uno sconcertante spessore. Colonna musicale eterogenea dove canzoni dello stesso Bowie e di Stomu Yamashita s’alternano a classiche melodiche.” Il Morandini
La mia vita non è segreta… è privata. Thomas Jerome Newton (David Bowie)
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Domenica 7 febbraio – ore 18.00
LABYRINTH – DOVE TUTTO È POSSIBILE
Un film di Jim Henson
Con David Bowie, Jennifer Connelly, Toby Froud, Frank Oz, Steve Whitmire
durata 101 min. – Gran Bretagna 1986 – v.o.sott.it.
Sara, adolescente piena di fantasia, è costretta a restare a casa a tenere a bada il piccolo fratellino, Toby. In un momento di rabbia invoca i Goblin e Jareth, il loro Re, affinché portino via il bambino per farlo diventare uno di loro. Comprendendo l’enorme sbaglio, cerca di rimediare penetrando nel misterioso labirinto per salvarlo ma ha solo tredici ore per raggiungere il castello e Jareth farà di tutto per ostacolare il suo percorso.
Capolavoro del genere, Labirinth è un film visivamente geniale. Una favola dark, perfettamente orchestrata nei meandri del Labirinto che vi fa da sfondo, potente metafora delle infinite biforcazioni dell’immaginazione umana.
Un omaggio puro alla Fantasia, che contiene al suo interno una profonda riflessione sul rapporto tra realtà e immaginazione, vissuto attraverso gli occhi di un’adolescente, che si appresta a passare dall’età infantile a quella adulta.
Come una nuova Alice, infatti, la protagonista affronta le sue paure, il suo senso di colpa, le sue contrastanti emozioni, addentrandosi in un mondo al di fuori di ogni logica, popolato da mostri e creature bizzarre, in cui finirà per affrontare se stessa e i profondi cambiamenti che si stanno verificando in lei.
Ed il principe di questo affascinante “regno delle illusioni”, non poteva che essere lui, David Bowie.
Con rischi indicibili e traversie innumerevoli io ho superato la strada per questo castello oltre la città dei Goblin, per riprendere il bambino che tu hai rapito. La mia volontà è forte come la tua e il mio regno altrettanto grande. Non hai alcun potere su di me! Sarah a Jareth
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Venerdì 12 febbraio – ore 21.00
MIRIAM SI SVEGLIA A MEZZANOTTE
Un film di Tony Scott
Con Catherine Deneuve, David Bowie, Susan Sarandon, Cliff De Young, Dan Hedaya
durata 97 min. – USA 1983 – v.o.sott.it.
Presentazione a cura di Valentino Saccà, critico cinematografico (Circolo Cinematografico “Armata Brancaleone” di Orvieto)
Miriam è l’ultima discendente di una generazione di vampiri antica di 4000 anni. Da tre secoli John è il suo amante e a lui ha promesso eterna giovinezza. Improvvisamente però John comincia a invecchiare senza speranza. Si rivolge a Sarah, una famosa dottoressa, che però non può fare nulla per lui.
Esordio cinematografico di Tony Scott, fratello minore di Ridley. Travolgente sul piano visivo, dove risulta evidente la provenienza pubblicitaria del regista, la pellicola si avvale di una incalzante colonna musicale. Alle meravigliose Deneuve e Sarandon, si accompagna un inquietante e tragico David Bowie.
Hai detto per sempre. Eternamente. Ricordi? “Per sempre” hai detto. Senza mai invecchiare. Miriam, te lo ricordi? Per sempre giovani. Baciami. Baciami Miriam! Pensa a me come ero una volta. Baciami, ti prego! Dammi un po’ di tempo. Dammi ancora un po’ di tempo, ti prego! … O allora uccidimi. Liberami. John (David Bowie)
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Sabato 13 febbraio – ore 21.00
THE PRESTIGE
Un film di Christopher Nolan
Con Hugh Jackman, Christian Bale, Scarlett Johansson, Michael Caine, Rebecca Hall
durata 130 min. – USA, Gran Bretagna 2006 – v.o.sott.it.
Basato sul romanzo di Christopher Priest. Londra, fine Ottocento. Due illusionisti, Robert Angier e Alfred Borden, sono grandi rivali. La loro competizione, all’inizio amichevole, si è trasformata col tempo fino a renderli acerrimi nemici. L’accesa rivalità li trascinerà in un’estenuante battaglia per la supremazia, venata di ossessione, inganno e gelosia con pericolose conseguenze, svolte spettacolari e improvvisi colpi di scena.
“Christopher Nolan riesce a far prendere allo spettatore le parti dell’uno e dell’altro trasportandolo in un’altra epoca, nell’illusione più spettacolare, sulla scena e tra i giochi di prestigio, nella tana del grande scienziato Nikola Tesla (un David Bowie in forma e sempre incredibilmente convincente, specie nei panni dell’inventore un po’ folle) fino alla rivelazione ultima.” Tirza Bonifazi, MyMovies
La scienza non funziona mai come ci si aspetta: è questo il suo lato più affascinante… Nikola Tesla (David Bowie)
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Domenica 14 febbraio – ore 18.00
FURYO
Un film di Nagisa Oshima
Con David Bowie, Tom Conti, Jack Thompson, Ryuichi Sakamoto, Hiroshi Mikami
durata 122 min. – Gran Bretagna 1983 – v.o.sott.it.
In un campo di prigionia giapponese, durante la seconda guerra mondiale, languono un gruppo di prigionieri, quasi tutti inglesi, costretti a subire torture e umiliazioni di ogni genere da parte dell’ambiguo capitano Yanoi e del sergente Hara. Il fragile equilibrio del campo viene sconvolto dall’arrivo di un nuovo prigioniero, il maggiore Celliers, poco disposto a soggiacere alle regole dei giapponesi.
Splendida musica e interpretazioni intensissime per un film concentrato sul tema dell’uomo sopraffatto dall’uomo.
Un cult indimenticabile con David Bowie, il compositore R. Sakamoto e per la prima volta sullo schermo Takeshi Kitano.
Ci sono momenti in cui la vittoria è molto difficile da mandare giù. Mr. Lawrence
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NOTE
Ingresso con tessera OV 2016 e sottoscrizione
Graph Roberta Boccacci