Pasolini e noi: omaggio oltrevisibile al grande intellettuale, poeta e cineasta a quarant’anni dalla morte
Pasolini trova nel cinema il linguaggio per vincolarsi alla realtà senza filtri e il risultato è una rivoluzione sconvolgente nel panorama della nostra cultura.
La sua avventura cinematografica è anche quella delle censure e dei processi che ha dovuto affrontare per i temi e lo stile delle sua visione provocatoria, sempre in contrasto con la chiusura ipocrita della mentalità benpensante, aggredita con gli affondi taglienti e disturbanti dell’arte.
La percezione poetica del sottoproletariato dai romanzi si riversa in personaggi indimenticabili: Accattone, Mamma Roma, le varie incarnazioni di Totò e Ninetto e tutti gli eroi cenciosi di una diversità inadeguata alla contemporaneità.
La rivoluzione del suo cinema è anche formale: supera la tecnica neorealista guardando inizialmente ai maestri del cinema muto e della tradizione pittorica, e progressivamente, si allontana dalla verosimiglianza, verso la fiaba e lo sberleffo crudele.
Questo è il nostro personale e variegato omaggio in occasione dei quarant’anni dalla scomparsa: fatto di incontri, ospiti, presentazioni, di vicinanza con il mondo degli esclusi, di opere indimenticabili e di film e documentari su di lui.. ciao PPP
“Io amo il cinema perché con il cinema resto sempre a livello della realtà. È una specie di ideologia personale, di amore nel vivere dentro le cose, nella vita, nella realtà”.
Amelia – Sala comunale F. Boccarini
P.zza Augusto Vera, 10
Venerdì 6 novembre – ore 21.00
ACCATTONE
Un film di Pier Paolo Pasolini
Con Franco Citti, Franca Pasut, Adriana Asti, Silvana Corsini
Italia, 1961, 116 min.
Presentazione a cura del Prof. Luciano De Fiore, Filosofia, Università La Sapienza di Roma
La sua prima regia è già un capolavoro che scuote il cinema italiano, portando alla ribalta il sottoproletariato sbandato e svelando la realtà negata dalla società del “benessere”. Aiuto regista è il giovane Bernardo Bertolucci: “Io assistevo con commozione alle invenzioni di Pier Paolo, mi sembrava, alle proiezioni giornaliere, di vivere le origini del cinema”.
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Sabato 7 novembre – ore 21.00
PASOLINI
Un film di Abel Ferrara
Con Willem Dafoe, Ninetto Davoli, Riccardo Scamarcio, Valerio Mastandrea, Adriana Asti
durata 86 min. – Belgio, Italia, Francia 2014
Presentazione a cura di Gianfranco Tomei, docente di Psicologia sociale e della Comunicazione, Università La Sapienza di Roma
Una ricostruzione dell’ultimo giorno di vita di Pier Paolo Pasolini, ucciso a Roma il 2 novembre del 1975. Ardente, tragico e scombinato, “Pasolini” combina il sogno col reale, interrogandosi sul poeta e la forma con cui egli crea, sulla storia di un uomo e su quella del suo corpo.
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Domenica 8 novembre – ore 18.00
LA RABBIA DI PASOLINI
Ipotesi di ricostruzione della versione originale del film, a cura di Giuseppe Bertolucci
Italia, 1963-2008, 83 min.
Presentazione e letture corsare a cura di Attilio Faroppa Audrino, scrittore e critico cinematografico
Un esperimento straordinario che inventa un nuovo genere, il film-saggio: Pasolini visiona centinaia di cinegiornali e ne estrae una sintesi fulminante degli avvenimenti dell’epoca della guerra fredda, a cui unisce il suo commento poetico, per smascherare la retorica trionfalistica e dichiarare il suo rifiuto rabbioso dell’omologazione.
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Venerdì 13 novembre – ore 21.00
UCCELLACCI E UCCELLINI
Un film di Pier Paolo Pasolini
Con Femi Benussi, Totò, Ninetto Davoli, Umberto Bevilacqua, Alfredo Leggi
Italia, 1966, 88 min.
Presentazione a cura di Nino Rinaldi, storico del cinema
La maschera tragicomica del grande Totò è la protagonista eccezionale e clownesca di questa favola surreale, accanto al volto sognante di Ninetto, interpreti di un insolito road-movie attraverso le macerie dell’umanità, paralizzata e abbrutita, alla fine di ogni illusione ideologica.
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Sabato 14 novembre – ore 21.00
Interventi introduttivi a cura di Alessandra Fagioli, scrittrice e critico cinematografico, docente di Storia del Cinema – Università di Roma LUMSA
LA RICOTTA
(episodio del film RoGoPaG)
di Pier Paolo Pasolini
Italia, 1963, 38 min.
La tragicomica parabola di Stracci, figurante in un film sulla Passione di Cristo girato alla periferia di Roma da un regista marxista interpretato da Orson Welles, avvicina il Calvario all’esperienza dell’emarginazione contemporanea, tra il sottoproletariato affamato e l’indifferenza ridanciana e cinica del mondo borghese.
a seguire
LA TERRA VISTA DALLA LUNA
(episodio del film Le streghe)
di Pier Paolo Pasolini
Italia, 1967, 31 min.
Torna la sorprendente coppia clownesca protagonista di Uccellacci e uccellini, Totò e Ninetto, che impersonano ancora padre e figlio in un viaggio fiabesco e grottesco nello squallore del mondo alla deriva, persi nell’immensa periferia della società di massa.
CHE COSA SONO LE NUVOLE?
(episodio del film Capriccio all’italiana)
di Pier Paolo Pasolini
Italia, 1968, 22 min.
In uno squallido teatro, gli attori-marionette Totò-Jago e Ninetto-Otello recitano una versione farsesca della tragedia shakespeariana, fino allo scoppiare della rivolta del rozzo pubblico. Una straordinaria sintesi poetica dell’esistenza, con un’amara riflessione sul rapporto tra finzione e realtà.
LA SEQUENZA DEL FIORE DI CARTA
(episodio del film Amore e Rabbia)
di Pier Paolo Pasolini
Italia, 1969, 10 min.
Alla passeggiata allegra di Ninetto lungo via Nazionale a Roma, si sovrappongono immagini di guerre e genocidi, che la sua spensieratezza ignora: l’innocenza inconsapevole non è più attuabile e costituisce una responsabilità colpevole.
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Domenica 15 novembre – ore 18.00
LA VOCE DI PASOLINI
Un film di Matteo Cerami, Mario Sesti
Documentario, durata 53 min. – Italia 2005
Intervento introduttivo e letture a cura di Cielo Pessione Fabrizi, artista
Pier Paolo Pasolini ha un amore sacro, religioso e arcano verso il popolo e, all’opposto di questo amore, un profondo odio per i borghesi.
Sono passati quarant’anni dalla sua morte, ma le sue parole, quelle che ha lasciato sotto forma di versi, canzoni, romanzi, racconti, film e interviste, racchiudono, ancora oggi, autentiche e sacre verità. È proprio e solo attraverso queste parole, ancora e sempre fastidiose, scandalose, atroci, sublimi, che gli autori di questo documentario hanno deciso di ritrovare il valore storico del poeta, del suo messaggio, della sua vita.
Protagonista, sarà esclusivamente la sua voce, interpretata da Toni Servillo. Un lavoro che Ninetto Davoli ha definito: “il più emozionante dei film su Pasolini”.
NOTE
Entrata con tessera OV 2015 e sottoscrizione
Graph a cura di Luigia Stefanucci