Tra gloria e sofferenza, dolore e beatitudine, alla vigilia della Pasqua l’immagine di Cristo si estende e si riproduce dal sacro lino in innumerevoli multipli …
Amelia (TR) – Sala comunale F. Boccarini
P.zza Augusto Vera, 10
Venerdì 3 aprile – ore 21.00
Il vangelo secondo Matteo
Un film di Pier Paolo Pasolini
Con Enrique Irazoqui, Margherita Caruso, Susanna Pasolini, Marcello Morante, Mario Socrate
b/n durata 142 min. – Italia 1964
«Una intensa, intensissima emozione, e una straordinaria rivelazione: questo fu nell’Italia del 1964 Il Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini. Il più bel film mai girato su Gesù, scrive ora l’Osservatore romano ricordando sia l’efficacia di quel Cristo e di quella Madonna – impersonati da un sindacalista antifranchista e dalla amatissima madre di Pasolini – sia lo scabro sfondo dei Sassi di Matera. Non c’è dubbio, un grandissimo film sulla religiosità e sull’uomo, sulla povertà e sulla speranza, sul dolore e sull’amore (e mi è difficile distinguere il giudizio di oggi dall’emozione che ne provai allora, giovanissimo laico che viveva in una città cattolicissima).
Un Gesù carico di tristezza e di solitudine, in cui Pasolini riversava la sua “nostalgia del mitico, dell’epico, del tragico”, per usare le sue parole. Una nostalgia o una “resistenza” che si contrapponevano a quel che odiava di quel suo tempo: grigiore cinico e brutalità pratica, disponibilità al compromesso e al conformismo. Un tempo che non amava, al quale si opponeva in una tensione continua fra nostalgia e profezia e contro il quale evocava, qui e altrove, “la scandalosa forza rivoluzionaria del passato”. Un film quasi senza tempo, Il Vangelo secondo Matteo, come tutti i capolavori, ma di cui solo il suo tempo può farci comprendere l’impatto.» Guido Crainz (La Repubblica 22 luglio 2014)
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Sabato 4 aprile – ore 21.00
Brian di Nazareth
Un film di Terry Jones
Con Michael Palin, John Cleese, Graham Chapman, Terry Gilliam, Terry Jones
durata 94 min. – Gran Bretagna 1979
Ci sono voluti ben 12 anni perché questo film, che può essere considerato il migliore dei Monty Python con Il senso della vita, riuscisse a essere distribuito in Italia, perché era giudicato blasfemo nei confronti della religione cattolica.
È la storia di Brian che per una serie di coincidenze è stato partorito nello stesso momento del Redentore e non molto lontano da lui. Perfino i Re Magi, in un primo momento, cadono nella trappola dello scambio di persona. Ma ecco che alla fatidica età di 33 anni, maltrattato dalla madre, diventa involontariamente l’idolo delle folle.
Il film è stato campione di incassi in Gran Bretagna nel 1980.
Ingresso con tessera OV 2015 e sottoscrizione
Grafica a cura di Roberta Boccacci