Rifiuti che fanno male

Il 5 febbraio è la Giornata Nazionale contro lo spreco del cibo: ri-ambientiamoci verso Rifiuti Zero

 

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Il 5 febbraio si celebrerà la prima Giornata Nazionale di prevenzione dello spreco alimentare: un’intera giornata per invitarci a riflettere sui nostri piccoli grandi sprechi quotidiani e a ricordare che povertà e ineguaglianze si combattono anche riducendo la quantità di cibo che, troppo spesso, ci capita di gettare via.

Proprio per riflettere su tutto questo ma in un contesto più generale sul problema rifiuti in Italia e nel mondo, parte questo fine settimana ad Amelia (TR) c/o la Sala “Flavio Boccarini” (P.zza Augusto Vera, 10) la rassegna cinematografica Rifiuti che fanno male, che prevede ben quattro proiezioni e una tavola rotonda sull’argomento.

 Venerdì 7 febbraio – ore 21.00

 Trashed

 Un film di Candida Brady – Gran Bretagna 2012

Si tratta di un film documentario del 2012, raccontato dall’attore Jeremy Irons, che parla dei rischi del problema dello smaltimento dei rifiuti nelle moderne società consumistiche, analizzandone inoltre i rischi per la catena alimentare.

Un film allarmante sullo stato di salute del pianeta Terra, un atto d’accusa nei confronti della grande economia mondiale, ma anche un incitamento alla lotta per un mondo migliore.

Jeremy Irons ci conduce in questo viaggio di incredulità e speranza attraverso i cinque continenti, dal Libano all’Inghilterra, dall’Asia all’America, mostrando quanto l’inquinamento dell’aria, della terra e dell’acqua stia mettendo in pericolo la salute dell’uomo, ma anche l’intera esistenza del pianeta.

Un pianeta bellissimo e ordinato visto dall’alto, che però a uno sguardo più attento e ravvicinato mette in luce discariche stracolme e montagne di spazzatura, come quelle delle coste del Libano che vengono visitate con sgomento da Irons.

Dopo questo viaggio tra i rifiuti, Irons, comunque ottimista e fiducioso, guarda al futuro (e alla speranza) e sottintendendo ciò che potrebbe accadere se le cose non cambiassero, si concentra sui rimedi e le possibili soluzioni, come il compostaggio o l’acquisto di prodotti non imballati.

Una rivoluzione essenziale e già in atto in nome di un mondo migliore.

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 Sabato 8 febbraio

 Dalle ore 17.30 Tavola rotonda

 Facciamolo con amore. Riduzione, riuso, riciclo

Le associazioni e i cittadini incontrano le Istituzioni

 Modera: Pierluigi Sbaraglia (Corriere dell’Umbria)

Sono stati invitati rappresentanti di Regione, Provincia e Comune in materia di gestione dei rifiuti, per confrontarsi e riflettere insieme alle associazioni ambientaliste e ai singoli cittadini.

 A seguire: Cine-Cena etnico vegetariana a Km 0

a cura della Bottega delle Donne Tessitrici di Amelia, in collaborazione con l’az. agr. ControPodere e il Pianeta Verde.

 Alle ore 21.00

 Meno 100 Chili – Ricette per la dieta della nostra pattumiera

 Un film di Emanuele Caruso – Italia, 2013

 Prima del film, in collegamento via Skype: Roberto Cavallo, autore dei libri Meno 100 chili (Edizioni Ambiente, 2011) e Dieci azioni per zero rifiuti (Edizioni Ambiente 2013).

Il documentario è liberamente ispirato al libro «Meno 100 chili – ricette per la dieta della nostra pattumiera», premio Kafka Italia, 4 edizioni in 4 mesi. Il libro è a sua volta ispirato ad un monologo dal titolo omonimo titolo che ha riscosso molti consensi.

L’opera si sviluppa da due prospettive: la parte documentaristica incentrata sul viaggio del Rifiutologo (Roberto Cavallo) e dello scettico Senatore (Andrea Fluttero) e la parte di fiction introduttiva e di intramezzo incentrata sul dialogo tra padre e figlia in merito alla questione dei rifiuti e alla possibilità effettiva di ridurli con piccoli gesti quotidiani.

Il documentario ha un alto valore sociale perché contribuisce a tenere aggiornato il dibattito su un’emergenza particolarmente grave in alcuni luoghi d’Italia come quella della gestione dei rifiuti.

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 Domenica 9 febbraio – ore 16.00

 Wall•E

 Un film di Andrew Stanton – USA 2008

Grattacieli di rifiuti, nessun uomo, un silenzio assordante e lui, Wall-E, da oltre 700 anni unico ‘abitante’ del pianeta terra. Dimenticato acceso dagli umani, il robottino continua a fare da quasi 800 anni quello per cui è stato costruito, ovvero raccogliere e pressare rifiuti. Fino a quando, dal cielo ricoperto di smog, compare un’elegante robot femmina chiamatoEve. Per Wall-E è amore a prima vista e per inseguirla andrà fin nello spazio, in una galattica avventura con la salvezza del mondo da portare a compimento…

Wall-e è considerato uno dei più rivoluzionari film di fantascienza mai visti, nel quale il mondo delle macchine è a tutti gli effetti centrale.

I robot non sono solo l’entità da combattere ma una società a sé: hanno una loro vita, loro sentimenti e valori propri, i protagonisti di una trama autonoma rispetto a quella che coinvolge gli umani.

Wall-e e Eve non combattono per salvare la razza umana, quello accade incidentalmente e secondariamente, combattono a fianco di altri robot buoni contro i robot cattivi prima di tutto per salvare se stessi e il loro amore, degli umani non gli importa. Si tratta di un capolavoro capace di cambiare definitivamente il modo in cui viene imitata la macchina da presa e le sue lenti nell’animazione computerizzata, e che ci mette di fronte al miglior cinema immaginabile oggi.

Cosa accadrebbe se il genere umano dovesse abbandonare la terra e qualcuno dimenticasse di spegnere l’ultimo robot? Un’odissea d’amore fantascientifica, tecnologicamente umana e romantica.

 ore 18.00

 Waste Land

 Un film di Lucy Walker – Brasile, Gran Bretagna 2010

Nella periferia di Rio de Janeiro si è andata formando negli anni la più grande discarica del mondo che ogni giorno offre lavoro a migliaia di cosiddetti catadores, “riciclatori”.

Di giorno e di notte, a piccoli gruppi o in solitaria, uomini, donne e ragazzini rifiutati dalla società scalano montagne di rifiuti, frugano tra l’immondizia alla ricerca di materiali riciclabili da poter vendere o barattare per tirare avanti la loro misera vita.

Deciso a realizzare un’opera d’arte con la spazzatura, Vik Muniz torna nel suo paese natale – dopo aver trovato casa e fama a New York – per passare un periodo a Jardim Gramacho, questo centro periferico nello stato di Rio de Janeiro in cui il 50% della popolazione sopravvive di riciclaggio.

Una volta conosciute le persone che si dedicano alla raccolta di materiali riciclabili, e colpito dalla loro forza e innocenza, il celebre artista brasiliano lascia che l’idea iniziale si trasformi naturalmente in un progetto “umanitario”.

La regista inglese Lucy Walker si incarica delle riprese che testimoniano la crescita e l’evoluzione di un gruppo di catadores, uomini e donne che hanno potuto creare con le loro proprie mani un’opera d’arte dai rifiuti che loro stessi hanno raccolto. Ambientato nella terra di nessuno, alla frontiera tra vita e miseria, Waste Land è un documentario che scopre la bellezza nell’immondizia. È qui che a tutte le ore del giorno e della notte vengono scaricate a tonnellate le scorie della società. Da qui nasce l’arte, secondo Vik Muniz. Lo sguardo visionario dell’artista si posa sulla spazzatura e ci vede un volto fiero di una negra che ha lavorato tutta la sua vita e continua a camminare a schiena dritta nonostante le percosse; si posa sui sacchi squarciati, sulla terra e la polvere e ci vede un uomo riverso nella vasca, in un’interpretazione del dipinto “Morte di Marat” di Jacques-Louis David.

I veri protagonisti del film sono loro, i catadores. Personaggi segnati dalla vita, con occhi pieni di miseria e meraviglia, con le loro storie straordinarie, i sogni, le sconfitte, la saggezza (“99 non è lo stesso che 100”). Waste Land è un grande ritratto, visto dall’alto, di un gruppo di sopravvissuti che con l’arte è riuscito a vedere (e andare) al di là della spazzatura.

 

Tutti i film in lingua saranno proiettati in versione originale con sottotitoli in italiano

Per gli eventi cinematografici: entrata con tessera 2014 e sottoscrizione