Viaggi fantastici tra film, libri e realtà altre
Al via questo fine settimana ad Amelia (Sala Flavio Boccarini – P.zza Augusto Vera, 10) la Rassegna dal titolo Il favoloso mondo di …, un viaggio fantastico tra presentazioni di libri, proiezioni di film e realtà altre. Qui di seguito il programma dettagliato.
Venerdì 24 gennaio – ore 21.00
La vita è meravigliosa
Un film di Frank Capra
Con Gloria Grahame, Thomas Mitchell, Lionel Barrymore, James Stewart, Henry Travers – USA 1946
Si tratta di uno dei capolavori del cinema fantastico e sentimentale di tutti i tempi, il capolavoro di Frank Capra, certamente uno dei film più belli e amati usciti dalla fucina americana.
Bedford Fall il brav’uomo George Bailey, onesto e sfortunato, vuol togliersi la vita. Gli appare, nelle vesti di un simpatico vecchietto, il suo angelo custode e gli mostra come sarebbe stato il mondo se non fosse mai nato.
L’americano R. Sklar scrisse che ha 2 registi: Frank Capra e Dio, realizzatore di miracoli nel film, ma anche autore di un film dentro il film.
Stewart dà il meglio in un personaggio che passa dall’ottimismo al pessimismo più nero come la commedia passa dal comico all’incubo, dal documentario alla favola.
Il film verrà presentato da Attilio Faroppa Audrino, artista eclettico e critico cinematografico
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Sabato 25 gennaio
Ore 18.30: presentazione del libro di Stefano Dicati
La leggenda del sole di Gaiya. Il principe dell’abisso
(Gruppo Albatros Il Filo, 2013)
Insieme all’Autore interverranno Roberta Boccacci, artista e Fabiana De Angelis, illustratrice
Tra incredibili incontri con personaggi meravigliosi, profezie, duelli, avventure rocambolesche in terre incantate e terribili maledizioni, il lettore è trasportato in un universo parallelo da cui non vorrà più uscire.
“Tutto ciò che si può desiderare da un romanzo fantastico è racchiuso nella straordinaria opera di Stefano Dicati che, con la maestria dei grandi romanzieri, lavorando perfettamente sugli archetipi del genere fantasy, ci regala un esordio letterario di grandissimo spessore narrativo”.
Stefano Dicati è nato a Roma il 13 gennaio 1985, città in cui vive tutt’ora. Lavora come attore presso diverse agenzie e come giornalista su blog e riviste di giochi, ¬film e tecnologia. Questa è la sua prima opera edita.
In copertina e all’interno: Illustrazioni di Fabiana De Angelis.
A seguire ci sarà un intermezzo con la Cine-Cena e
ore 21.00 proiezione de
Big Fish
Un film di Tim Burton
Con Ewan McGregor, Albert Finney, Billy Crudup, Jessica Lange, Alison Lohman
USA 2003
Realizzato a seguito della morte del padre e mentre lo stesso regista stava preparandosi a diventarlo, “Big Fish” può essere considerato un punto di svolta nella carriera di Tim Burton, il suo “film della maturità”: non più mondi fantastici popolati da uomini – pipistrello, scheletri sognatori o Frankenstein ingenui, ma luoghi dell’anima in cui realtà e immaginazione possono finalmente incontrarsi.
E proprio il cuore ingenuo dell’America rurale, l’Alabama delle piccole cittadine senza tempo e dai mille corsi d’acqua, diventa lo scenario per questo toccante e visionario ritratto di padre.
Un film bellissimo, commovente e inclassificabile.
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Domenica 26 gennaio
Ore 17.30: presentazione del libro di Pigi Sbaraglia
Le avventure del Vecchietto con la 600
Intermedia Edizioni, 2013
Con l’Autore interverrà anche l’illustratore Emiliano Luciani
Il Vecchietto con la 600 è il protagonista dei racconti inventati per Teo, instancabile (lui!) fruitore di storie. Il nonnino, poca vista e lingua lunga, si imbatte avventurosamente nei suoi giochi e nei suoi miti: la Juventus, il freestyle motocross, gli aerei, Garibaldi, gli animali, la natura. E ovviamente, le automobili.
Quasi una protesi cibernetica del Vecchietto è una Fiat 600 color grigio topo di fogna, “degli anni in cui l’uomo era sbarcato sulla luna”.
A seguire proiezione de
L’uomo fiammifero
Un film di Marco Chiarini
Con Francesco Pannofino, Marco Leonzi, Greta Castagna, Davide Curioso, Tania Innamorati – Italia 2009
Si tratta di un film che (come spesso capita) in Italia si è visto poco e male mentre all’estero ha macinato premi su premi.
Siamo a Teramo, campagna abruzzese, nel 1981. Simone vive da solo con suo padre, la madre è morta qualche anno prima. D’estate in campagna non c’è molta altra gente se non i personaggi partoriti dalla fantasia di Simone e una bambina che ogni tanto passa di lì assieme al figlio adolescente del proprietario terriero e che ne smuove l’interesse. Simone però ha un’unica preoccupazione: trovare l’Uomo Fiammifero, figura non ben identificata che sembra un trampoliere con grande fiammifero in mano.
L’uomo fiammifero è un film per ragazzi in grado di parlare a tutti andando a smuovere blocchi di memoria sui quali non si era mai soffermato nessuno. Non si tratta solo di parlare della vita di un bambino ma di centrare con precisione chirurgica quel sentire insistendo su particolari e dettagli che instradano lungo percorsi raramente battuti.
A partire da rumori, odori e materiali Chiarini costruisce un mood e ricostruisce situazioni familiari a tutti che prescindono dal periodo e dall’ambientazione. La lunga galleria di personaggi immaginari portati in vita con trucchi da cinema muto applicati all’era del digitale, giochi di luce e ombra, espedienti di doppiaggio e ogni tanto qualche animazione entra di diritto nelle imprese cinematografiche degli ultimi anni, mentre il film nella sua interezza è tra le migliori pellicole italiane viste ultimamente.
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