Valori de-umanizzanti e film da vedere prima di morire (per poi rinascere)
Cast Away + Castaway on the moon
Opere che sono una splendida descrizione e denuncia della vita dell’uomo moderno, una critica alla modernità e ai suoi valori che stanno de-umanizzando l’individuo, relegandolo ad un essere la cui vita dipende solo da elementi esterni all’individuo stesso: soldi, lavoro, opinioni altrui sono i “valori” che definiscono il nuovo essere umano.
Che importanza ha essere una persona vera e propria, quando si può essere una “persona” (nel senso latino e teatrale del termine, ovvero “maschera, personaggio fittizio”)? Le nostre vite, oggi, si esauriscono all’interno di valori non umani: se non hai soldi, se non hai un lavoro, se non piaci alle persone, non vali nulla.
Questo è quello contro il quale questi film si scagliano, suggerendo, quasi, un ritorno alla vita secondo natura, quella in cui l’unica cosa che conta sono le nostre forze, le nostre capacità di vivere e di sopravvivere.
La felicità si nasconde nelle cose più semplici, come un piatto di spaghetti ai fagioli neri, e gli oggetti che possediamo, in realtà, ci posseggono.
E il messaggio finale: per affrontare ogni dolore e ogni sconfitta è necessaria una buona dose di (auto)ironia. Saper ridere dei propri mali e dei propri guai per ridimensionarli e rielaborarli, scoprendo così che l’isola dove si era finiti non è che una visione ristretta e centripeta di un’esistenza ben più ampia.
Amelia (TR)
Sala comunale F. Boccarini
P.zza Augusto Vera, 10
Venerdì 30 marzo – ore 21.00
Cast Away
Un film di Robert Zemeckis
Con Tom Hanks, Helen Hunt, Chris Noth, Paul Sanchez, Lari White, Leonid Citer
durata 140 min. – USA, 2000 – v.o.sott.it.
Chuck Noland, ingegnere esperto di sistemi informatici la cui vita professionale è scandita dall’orologio, ha grossi problemi invece nella vita privata. Gli impegni gli lasciano poco tempo da dedicare a Kelly, con cui è fidanzato da molti anni. La maniacale organizzazione dell’esistenza di Chuck s’interrompe di colpo quando egli si ritrova su un’isola deserta, tagliato fuori dal mondo, nelle condizioni ambientali più desolate e desolanti che si possano immaginare.
Una storia con ambientazione contemporanea che esplora i vantaggi e le crudeltà che ci riserva il destino e la capacità di sopravvivenza dello spirito umano. È un racconto su come è possibile ritrovare la strada di casa non solo dal punto di vista fisico ma anche, e soprattutto, emotivo, un modo per cercare di capire chi siamo per riscoprire le cose più importanti della vita attraverso una crescita spirituale che mostra come in realtà sopravvivere sia semplice, ma è la vita ad essere molto più difficile.
Un corso di sopravvivenza lo ha richiesto anche la fase di produzione visto che il film è stato girato in due tempi nell’arco di sedici mesi per consentire a Tom Hanks di porre in atto la trasformazione fisica del suo personaggio; le prime scene sono state girate a Mosca, poi a Los Angeles e infine nelle isole Fiji e precisamente nell’isola disabitata di Monu-riki dopo una lunga selezione effettuata su ogni atollo.
Il film è stato nominato a 2 Premi Oscar, come miglior sonoro e come migliore attore protagonista, categoria in cui Tom Hanks ha vinto un Golden Globe e ha ricevuto una nomination ai premi BAFTA e agli Screen Actors Guild Award.
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Sabato 31 marzo – ore 21.00
Castaway On the Moon
Un film di Hae-jun Lee
Con Min-hee Hong, So-yeon Jang, Jae-yeong Jeong, Ryeo-won Jeong, Gyo-hwan Koo
durata 116 min. – Corea del sud, 2009 – v.o.sott.it.
Film vincitore del Far East Film Festival 2010
Kim è un uomo disperato. Al punto che un giorno decide di saltare da uno dei più alti ponti di Seul sul fiume Han. Ma il tentato suicidio fallisce e Kim si ritrova il mattino dopo su un’isoletta in mezzo al fiume. Nonostante la città sia tutt’intorno, Kim non sa nuotare e non riesce a farsi notare da nessuno. Deve rassegnarsi a fare il naufrago, nutrendosi di funghi. Lo noterà, guardando dalla finestra con un cannocchiale, una donna che vive da anni segregata volontariamente in un appartamento e che si deciderà, affascinata da quella strana figura, a uscire dal suo eremitaggio metropolitano.
“… qualcosa a metà tra un grido di allarme e un lamento di dolore sulla crudeltà della società coreana di oggi, entropicamente destinata a schiacciare le individualità meno conformi a uno status vivendi elevatissimo e sempre più irraggiungibile”. MyMovies
Non importa se quello che faccio è reale o meno. Sono i commenti sul mio profilo che stabiliscono qual è la verità.
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NOTE
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